La consueta competizione organizzata da Renault Trucks ha dato il suo responso: il miglior ecodriver italiano è Daniele Lucertini, giovane di 31 anni che vive e lavora a Fano, padre di 2 bimbi piccoli. Una passione nata in famiglia, quella di Daniele: non a caso, alla kermesse ha partecipato anche il fratello, Mirko, 27enne, che è riuscito anch’esso ad arrivare fino alla finale di Pavia – dopo aver vinto la tappa di Ravenna – chiudendo al 5° posto assoluto. Lavoro, famiglia e passione per i motori: anche Loris Tullio, che ha raggiunto la 2^ posizione finale, ha alle spalle una storia molto simile a quella del vincitore. Pure lui, come Daniele Lucertini, condivide la passione tra le mura domestiche – con il papà in questo caso – portando avanti con merito un’azienda di autotrasporti in provincia di Latina. Entrambi i piloti si sono dati battaglia fino all’ultimo centimetro, animati da una passione unica per i giganti della strada.

Percorso lungo e articolato per l’Optifuel Challenge 2017

Da un lato c’è la passione, dall’altro il talento e le capacità alla guida: è questo mix di elementi che ha permesso ai migliori piloti italiani di arrivare fino alla tappa conclusiva di Pavia dell’Optifuel Challenge 2017. Una tappa che ha messo in scena prove davvero toste, da eseguire su un percorso lungo e articolato, l’ideale per far emergere la capacità di restare a lungo concentrati da parte dei concorrenti. Non solo: Daniele Lucertini ha spiegato che uno dei suoi segreti per arrivare alla vittoria è stato quello di far scorrere il veicolo, sfruttando il più possibile l’Optiroll, in grado di far staccare la catena cinematica, proseguendo la marcia in folle.

Ora la finale europea: l’appuntamento è a ottobre a Madrid

Il successo nazionale non esaurisce la fame di vittorie di Daniele Lucertini, chiamato ora a scontrarsi con i colleghi più forti d’Europa. A metà giugno, infatti, a Madrid andrà in scena la finale internazionale dell’Optifuel Challenge, dove arriveranno, super agguerriti, circa 30 piloti provenienti da altrettanti paesi, pronti ad alzare al cielo lo scettro continentale. Per rendere la strada di Daniele verso il gradino più alto del podio ancora più difficile c’è la scelta da parte dell’organizzazione dei camion che verranno usati nella finale spagnola: i cassonati, infatti, non sono veicoli nelle corde del marchigiano, abituato normalmente a guidare cisterne alimentari. Se dovesse vincere, però, il primo premio sarebbe proprio un bel mezzo cassonato: uno stimolo in più per dare il massimo tra qualche mese. Forza Daniele!

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