Camion a idrogeno, casa di produzione insolita nel segmento pesante e tante novità tecnologiche: sono questi i presupposti per una delle prove su strada camion più intriganti che siano mai state eseguite. Stiamo parlando di quella appena effettuata negli Stati Uniti da Toyota: l’azienda giapponese, sfruttando la tecnologia della sua Mirai, ha testato su strada un prototipo del suo camion a fuel-cell, capace di garantire un’autonomia di 320 km. Un esperimento da zero emissioni che, diversamente dalle altre volte, non sposa l’ibrido o l’elettrico, ma l’idrogeno: è questa la strada alternativa imboccata da Toyota per entrare con prepotenza in un mercato vasto ma chiuso come quello dell’autotrasporto. Un progetto ambizioso – denominato Portal – che si pone l’obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità di un motore fuel-cell che, a dirla tutta, sulla Toyota Mirai non ha avuto grande successo. Le ragioni del precedente fallimento, però, sembrano essere di natura estetica, con un auto dal design tutt’altro che accattivante. Da qui l’idea del costruttore nipponico: perché non potenziare le celle a combustibile e sfruttarle sui veicoli industriali? Vediamo come è andata.

Diamo i numeri del Portal Toyota

670 CV – avete capito bene! – e 36 tonnellate di peso: si può sintetizzare così il bestione pensato da Tak Yakoo, ingegnere capo senior di Toyota. I più scettici potranno storcere il naso pensando ad un camion di queste dimensioni spinto da un motore ad idrogeno: eppure i dati parlano chiaro. La batteria al litio da 12 kWh, infatti, è stata in grado di soddisfare al meglio i primi test di carico e scarico appena eseguiti al porto di Los Angeles. E non è tutto: con l’attuale configurazione, i serbatoi di idrogeno del camion consentono di viaggiare per circa 320 chilometri. Un dato momentaneo, visto che dal Giappone stanno pensando di raggiungere numeri ben superiori prima di dare il via alla produzione in serie.

Lancio negli States e poi Europa?

Al momento il prototipo è stato pensato per soddisfare esclusivamente il pubblico americano. Il motivo? Negli USA l’alimentazione dei veicoli ad idrogeno è vista di buon grado, tanto che è lo stesso Governo a sovvenzionare i progetti più interessanti. Non a caso, quindi, Toyota ha dato lustro al suo gioiello tecnologico in uno dei porti più importanti degli Stati Uniti. Purtroppo l’Europa non sembra essere ancora in grado di ospitare un autoarticolato di queste potenzialità, sia per la mancanza di un’adeguata rete di distributori di H2O, sia perché al momento il mercato del Vecchio Continente sembra essere più interessato all’ibrido.

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10 Commenti

  1. Douglas Ronald Mira
    4 Maggio 2017 at 13:24 — Rispondi

    Yess

  2. Garino Antonio
    9 Maggio 2017 at 10:12 — Rispondi

    5 morti e 2 feriti

  3. Angelo Cometto
    9 Maggio 2017 at 18:41 — Rispondi

    Toyota sempre meglio ??

  4. Diego Andrea Graz
    11 Maggio 2017 at 20:21 — Rispondi

    Esplode????

  5. Paolo Ferrari
    12 Maggio 2017 at 16:39 — Rispondi

    Non è a caso la casa automobilistica n° 1 tecnologie avanzate da sempre

  6. Federico Sgobbi
    12 Maggio 2017 at 23:33 — Rispondi

    Ma sto articolo è stato letto da qualcuno?
    Un momento si parla di fuelcell poi diventa una batteria al litio?
    E i distributori di acqua (H2O)??

  7. Riccardo Villa
    13 Maggio 2017 at 13:20 — Rispondi

    Spero che quando tocchi suolo non faccia male a nessuno

  8. Sander Nikolli
    14 Maggio 2017 at 15:07 — Rispondi

    Se e vero mah?

  9. Luigi Zoppas
    15 Maggio 2017 at 6:46 — Rispondi

    Idrogeno costa di piu del diesel dopo la propaganda fa vedere tutto blu

  10. Danilo Rozzi
    15 Maggio 2017 at 7:35 — Rispondi

    Dove lo lancia ????? che mancano tutte le infrastrutture!!!!!????

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