Fino a qualche anno fa si diceva che le migliori trattorie erano quelle dove si fermavano i camionisti, ma oggi è ancora così? Sembra proprio di no, almeno secondo una ricerca condotta da Federtrasporti che ha effettuato un sondaggio nel 2010 ed un altro nel 2018 sulle abitudini alimentari degli autotrasportatori. Non si è abbassata la qualità dei ristoranti per camionisti, quanto piuttosto il numero di autotrasportatori che si ferma per la pausa pranzo.
Nel 2010 quasi il 70% dei camionisti si fermava per mangiare nelle trattorie e solo il 19% si portava il cibo da casa, mentre nel 2018 la prima percentuale è drasticamente scesa al 49% e la seconda percentuale è invece aumentata quasi al 30%. Sono cambiate molte cose in appena 9 anni e le dirette conseguenze sono chiare:
- i tempi sono molto più stretti;
- le consegne sono più urgenti;
- per rispettare la produttività, i ritmi sono più alti.
I motivi del cambiamento delle abitudini alimentari
I sondaggi hanno evidenziato un notevole aumento dei camionisti che si portano il cibo da casa, una pratica più economica e anche più veloce. Da ciò si deduce un peggioramento del tenore di vita dei camionisti e, di conseguenza, anche delle condizioni di salute. Alcuni camionisti addirittura saltano il pranzo a piè pari e mangiano direttamente la sera poiché devono recuperare il tempo perso per il carico e scarico merci, rallentamenti, traffico ecc.
Saltare il pranzo però riduce gli zuccheri e provoca una minore ossigenazione al cervello causando cali di concentrazione, sonnolenza e riflessi meno pronti. Anche mangiare molto la sera non è particolarmente salutare poiché significa andare a letto con un peso maggiore sullo stomaco, condizione che causa una cattiva qualità del sonno.
La pausa pranzo per il camionista non è solo un momento per rifocillarsi, ma è anche un’occasione di socialità durante la quale parlare con altri colleghi, scambiarsi opinioni ed informazioni, confrontarsi ecc. Non bisogna dimenticare che le trattorie non offrono solo vitto ai camionisti, ma anche parcheggi custoditi ed altri servizi importanti come il bagno e la doccia. La perdita di queste abitudini comporta un peggioramento anche emotivo e sociale delle condizioni degli autotrasportatori.
Alimentazione dei camionisti: i nuovi trend
I cambiamenti dello stile di vita dei camionisti stanno favorendo nuove tendenze come ad esempio la presenza di un fornellino nel camion, una situazione associata fino a qualche anno fa a quegli autotrasportatori con una condizione “disagiata” poiché non potevano permettersi un pranzo in trattoria. Oggi è aumentata la percentuale dei camionisti che, per necessità o per scelta, non mangia nei ristoranti e si cucina del cibo con il fornello. La maggior parte dei camionisti preferisce avere comunque del cibo già pronto nel camion per non doversi fermare in trattoria e recuperare così tempo prezioso. L’istantanea immortalata da Federtrasporti purtroppo evidenzia una situazione piuttosto desolante delle condizioni del camionista moderno, una professione che ha una grandissima importanza sull’economia nazionale e che andrebbe maggiormente tutelata e protetta sia da un punto di vista salutare che economico.
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