TrasportoUnito e Drive Club, qualche tempo fa, hanno lanciato una petizione governativa con cui è stata richiesta l’estensione, anche all’autotrasporto di merci, dell’agevolazione pensionistica per le attività particolarmente faticose. Il Governo non ha ancora dato seguito alla domanda, ma nel frattempo sono stati resi noti i risultati di una ricerca svolta dall’INAIL che sembrano avvalorare la teoria delle associazioni di categoria. Rispetto all’anno 2014, infatti, l’INAIL conferma che il 50% degli infortunidenunciati nell’autotrasporto scaturiscono dagli incidenti stradali. Non solo: anche l’età media dei trasportatori italiani cresce, collocandosi tra i 50 ed i 65 anni di età. I rappresentanti di TrasportoUnito e Drive Club non si sono fatti attendere ed hanno utilizzato queste nuove evidenze per sottolineare come siamo in linea con i principi di base della loro campagna denominata Guidare il Tir è usurante.

La battaglia per l’ottenimento della qualifica di “Lavoro usurante”

Nonostante il Governo non si sia ancora pronunciato, proseguono alacremente i lavori per la definizione di nuovi disegni di legge da parte dei senatori della Repubblica che hanno sposato l’iniziativa. Tra questi figura un ex autotrasportatore, Bartolomeo Pepe, che, insieme ad altri colleghi, sta portando avanti la battaglia per permettere di inserire nelle categorie di lavoro usurante anche quella del camionista. Una sfida, quella dei senatori, sostenuta non solo da TrasportoUnito e Drive Club, firmatari della petizione, ma anche daConfartigianato Trasporti che sta raccogliendo tra i suoi iscritti, siano conducenti autonomi che subordinati, sempre più consensi verso questa direzione da seguire. Secondo le ultime rilevazioni, infatti, gli operatori del settore ritengono fortemente sconvenienti gli effetti delle riforme previdenziali appena entrate in vigore: per questa ragione anche Confartigianato Trasporti intende farsi portavoce del malcontento di una norma che discrimina l’età pensionabile degli autotrasportatori, soprattutto se paragonata a quella dei colleghi impegnati nel segmento del trasporto collettivo.

TrasportoUnito e Drive Club insieme a Torino

Parallelamente al lavoro che sta proseguendo a Roma, TrasportoUnito e Drive Club si stanno muovendo per sensibilizzare sempre di più il settore. Ne è conferma l’evento che andrà in scena a Torino – sul quale però ancora non si conoscono i dettagli – che si pone l’obiettivo di dare ancora più slancio alla raccolta firme già iniziata qualche settimana fa. I responsabili delle associazioni hanno nel mirino il raggiungimento dei 50 mila consensi da inviare, come valore aggiunto, al Ministero dei Trasporti, avvalorando la loro richiesta. Chi volesse aderire può farlo anche via web compilando il form online presente sul sito www.change.org.

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