Lo scorso novembre, a Milano, è andato in scena uno dei più importanti appuntamenti del settore dell’autotrasporto, ovvero il convegno TForma “Nuove frontiere del trasporto: le reti di impresa superano i confini”, che ha sancito anche la chiusura del secondo anno accademico del ciclo formativo dedicato alle aziende di logistica e autotrasporto. Riuscire a fare impresa nel nostro Paese, in particolar modo in un segmento come quello del trasporto e della logistica, è sempre più difficile: la crescente burocrazia e la pressione fiscale che sempre di più schiaccia i ricavi degli operatori del settore, infatti, hanno reso più critico il ruolo imprenditoriale nel trasporto nazionale, anche in considerazione delle basse barriere di protezione erette da parte del Governo contro i vettori dell’Est Europa. Non solo: la delocalizzazione di molte realtà italiane virtuose, ha aperto scenari ancora più aspri per il mercato locale, sia in termini di mancate entrate per l’erario dello Stato, che di perdita di occupazione, che di ripercussioni sull’indotto. Su questo e molto altro ci si è confrontati al convegno TForma di Milano.

La situazione in Italia

L’entità del fenomeno italiano è stata presentata in apertura del convegno TForma da parte del direttore di Trasportare Oggi, Luca Barassi, che ha spiegato come in cinque anni di crisi lo Stato abbia perduto più di 10 miliardi di euro di ricavi dal solo comparto del trasporto, senza contare i 200 mila posti di lavoro andati in fumo. Ma c’è di più, purtroppo: i numeri al ribasso parlano del 60% in meno di immatricolazioni di veicoli industriali, del 25% in meno di percorrenze chilometriche e di quasi un terzo in meno in termini di volumi trasportati. Dal 2008, inizio della parabola discendente, allo scorso 2013 sono uscite dai nostri confini nazionali oltre 2 mila aziende che hanno preferito stabilizzarsi all’estero, in particolare ad Est, per proseguire la propria attività. E ciò è costato all’Italia un buco immenso per l’intera economia nazionale, difficile da colmare.

Le reti di impresa come soluzione al problema

Al convegno TForma si sono affrontate possibili soluzioni al problema nazionale, ricercando una via di uscita per arginare un’emorragia al momento insanabile, che potrebbe ridare lustro e competitività ad un mercato che fino ad un decennio fa era un fiore all’occhiello dell’economia italiana. Tra le varie strade resta forte il concetto di reti di impresa quando si parla di rilancio: creare un nuovo soggetto economico che sappia evitare e contrastare i rischi e le inefficienze della delocalizzazione, creando economie di scala nella gestione della propria azienda in ottica di sostegno comune sembra essere lo strumento più efficace per il rilancio del mercato. L’aggregazione tra imprese, infatti, dovrà diventare il fattore essenziale di crescita per tornare a parlare di un settore ricco ed in salute. Non resta che impegnarsi in questa direzione e rimanere in attesa dei frutti che verranno raccolti in futuro.

Articolo precedente

Promozione di Natale in collaborazione con RRUDForce

Articolo successivo

Spettacolo ed emozione per il nuovo test Volvo Trucks

Nessun commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *