Nessuno sconto: in questi giorni, in tutte le Regioni italiane, gli autisti accusati di aver alterato il tachigrafo dei loro Tir si sono visti comminare multe da capogiro e hanno dovuto subire, in quasi tutti i casi registrati, anche l’immediato ritiro della patente di guida. Ciò si sta verificando a seguito della stretta sui controlli stradali messa in atto dalla Polizia: basti pensare che in Toscana, durante un rilievo di 24 ore sulla A1, sono stati fermati ben 3 camion che avevamo palesemente manomesso gli strumenti di registrazione delle ore trascorse alla guida. Nessun dubbio da parte degli agenti della Stradale che hanno fatto scattare l’immediata sanzione – pari a poco meno di 1700 euro – insieme al contestuale ritiro della patente. Sempre in Toscana, sono stati rilevati altri 2 casi di “mancata accensione” del tachigrafo che sono costati 900 euro di sanzione ai piloti.

Anche in Romagna numerosi fermi

Non è solo la Toscana a dover essere triste: qualche centinaio di chilometri più a Est, in Emilia Romagna, è stato pizzicato un camion che presentava una sofisticatissima alterazione del tachigrafo. È servito, infatti, l’intervento di un meccanico esperto per svelare il meccanismo, accuratamente posizionato sotto la plancia. Gli agenti, tenendo conto di questa aggravante, hanno comminato una sanzione pecuniaria pari a più di 2000 euro, oltre a ritirare la patente al conducente. Sempre in Romagna, in un tir di una società bulgara è stato trovato un telecomando che serviva ad azionare il tachigrafo a distanza, indipendente dal fatto che il mezzo fosse o meno fermo. C’è da meravigliarsi? Sembrerebbe di no. Gli uomini della Polizia Stradale hanno fatto sapere che, sempre più frequentemente, stanno rilevando casi di questo genere: l’installazione del dispositivo tramite telecomando, infatti, pare sia molto economica e, di conseguenza, fortemente interessante per le aziende che vogliono delinquere a basso costo. Nel caso specifico, inoltre, dall’analisi del certificato di revisione del tachigrafo presente a bordo, è emerso che tale documento risultava completamente falso.

Al Sud non cambia la musica

Scendendo geograficamente verso Sud troviamo lo stesso tipo di situazione:  sulla A16, ad esempio, in provincia di Avellino, è stato fermato un camion con un tachigrafo visibilmente alterato. Anche in questo caso il conducente, ma anche il titolare della ditta, sono stati immediatamente segnalati alle autorità. Non va meglio, infine, nemmeno in Sicilia, dove un autista si è visto ritirare la patente e sanzionare per 800 euro perché sprovvisto completamente di tachigrafo.

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5 Commenti

  1. Alessio Sbraci
    6 Febbraio 2017 at 10:31 — Rispondi

    Come è giusto che sia…..io alzerei le multe a ventimila euro con confisca del mezzo, senza togliere neppure un punto all’autista……capisci a me…….

  2. Francesco Lacalaprice
    6 Febbraio 2017 at 10:32 — Rispondi

    Fate scaricare i tacchigrafi e controllate la guida in haut e vedrete che cosa ne esce

  3. Buzzi Bonzer
    6 Febbraio 2017 at 10:38 — Rispondi

    I conducenti di oggi feccia.

  4. Giulio Stucchi
    6 Febbraio 2017 at 23:41 — Rispondi

    Era ora!!!

  5. Prince Berry
    21 Febbraio 2017 at 22:59 — Rispondi

    Detto bene Alessio????

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