Ansia e stress sono due disturbi che camminano di pari passo, ma non vanno confusi. L’ansia può nascere da un eccesso di pensieri che si accumulano nella mente e che appunto generano una situazione di agitazione. Lo stress invece è la conseguenza di una serie di circostanze, come un lavoro troppo frenetico e convulso, che lascia ben poco spazio al riposo della mente e del fisico. Abbiamo già trattato lo stress da camionista, mentre in questo articolo affrontiamo l’ansia da camionista.

Cos’è l’ansia da camionista?

Per prima cosa è necessario capire cos’è l’ansia, la patologia del nuovo secondo che si è diffusa anche a causa della forte digitalizzazione che ha reso ancora più frenetica e convulsa la vita moderna.

Tuttavia l’ansia non va necessariamente demonizzata, anzi, in alcuni casi può addirittura essere nostra alleata. L’ansia è fondamentalmente una reazione emotiva che nasce dalla percezione di una minaccia futura. Diversa è la paura, che invece è scatenata da un evento preciso come un’auto che sbanda e che invade la propria corsia.

Non c’è invece un evento scatenante che determina stati di ansia che, secondo l’Associazione degli psichiatri americani, può essere considerata come l’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuro.

Un leggero stato di ansia può quindi essere addirittura benefico, poiché ci fa fa stare all’erta in situazioni che meritano una maggiore attenzione, come appunto la guida di un camion. Funge come una sorta di allarme che scatta nel momento in cui ravvisa un’anomalia o una situazione di potenziale pericolo.

Quando si è alla guida di un camion sono fondamentali attenzione e concentrazione e, in tale ottica, l’ansia può aiutare addirittura a migliorare le prestazioni.

Quando l’ansia diventa patologica?

Quando però l’ansia diventa cronica e supera determinati limiti, allora scivola nel patologico. Una reazione eccessiva determina infatti disagi che vanno ad incidere negativamente sulle prestazioni del camionista, soprattutto in termini di lucidità.

I sintomi dell’ansia da camionista sono tantissimi e possiamo così elencare quelli più diffusi:

  • disturbi del sonno;
  • vertigini;
  • respiro corto;
  • diarrea;
  • palpitazioni;
  • sensazione di sbandamento;
  • mani fredde e palpitazioni.

Nei casi più gravi l’ansia può addirittura sfociare in attacchi di panico. Diversi studi hanno evidenziato che molti camionisti, proprio per la natura del loro lavoro, sono affetti da questi sintomi che possono essere ricollegati all’ansia da camionista.

Quali sono le cause scatenanti dell’ansia da camionista?

Ai primi posti tra le cause scatenanti dell’ansia da camionista c’è il fattore tempo. Gli autotrasportatori sono costretti a lunghe soste in attesa del carico e lo scarico delle merci, una situazione che incide negativamente sulla programmazione del lavoro.

Le colpe spesso sono dell’azienda stessa, che sottopone i suoi dipendenti ad orari sfiancanti ed ai limiti dell’umano, senza considerare le condizioni delle strade ed atmosferiche soprattutto in inverno.

Tutte queste situazioni possono indurre il camionista a guidare in uno stato d’ansia continua, che rischia di determinare incertezza, errori al volante e reazioni scomposte che danno vita a pericolosi incidenti.

Guidare in uno stato ansioso è sconsigliabile e imbottirsi di ansiolitici e farmaci non è certo la soluzione più adeguata. Se lo stato di ansia è cronico e patologico è fortemente consigliato rivolgersi ad uno specialista per affrontare e superare i forti stati ansiogeni.

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