La Legge di Stabilità 2015 del 23 dicembre scorso ha introdotto importanti novità in tutti i settori commerciali ed operativi del nostro Paese, tra cui, anche, l’autotrasporto. Non solo, nel settembre 2014, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito modifiche giurisdizionali nel campo del trasporto delle merci che dovranno essere inglobate nelle regolamentazioni dei 28 Stati membri, obbligati ad attenersi al perimetro d’intervento dettato dall’Unione Europea in tema di negoziazioni contrattuali e clausole. Una completa revisione normativa, quindi, che interesserà durante i prossimi mesi l’Italia e l’Europa. Per acquisire maggiore confidenza con la materia in grande evoluzione, Assologistica – Cultura e Formazione ha organizzato, lo scorso 5 febbraio, un interessante workshop incentrato sulle nuove direttive comunitarie e nazionali, per chiarire dubbi ed evidenziare rischi ed opportunità sulla base di queste trasformazioni.
I temi più caldi
L’incontro svoltosi nel capoluogo lombardo ha dato la possibilità ad esperti ed operatori del settore di confrontarsi sulle tematiche più importanti che verranno interessate dai cambiamenti normativi nei prossimi mesi. Al centro del dibattito non sono mancati gli approfondimenti legati alla soppressione della scheda di trasporto, il documento, reso obbligatorio nel 2005, per l’identificazione dei soggetti responsabili dello spostamento su strada dei carichi a bordo che, nel corso del 2015, verrà definitivamente abolito, e alla disciplina della sub-vettura, che per la prima volta viene riconosciuta e normata anche nella giurisdizione italiana. Durante il workshop di Assologistica è stato possibile spiegare con attenzione tutte le casistiche in cui può sussistere il concetto di sub-vettura: solo in presenza di un accordo tra le parti, preliminare o durante lo svolgimento delle attività, infatti, la legge permette l’introduzione di un soggetto terzo nella contrattazione.
La preoccupazione sui costi minimi
La sentenza della Corte Europea dello scorso settembre ha posto l’accento sulla questione dei costi minimi. L’Osservatorio continentale è stato abolito, ma la maggioranza dei provvedimenti sul tema, resi operativi tra il novembre 2011 e l’agosto 2012, sono frutto proprio dell’attività del soggetto ormai non più presente. Per questa ragione, tali provvedimenti, devono essere considerati illegittimi, così come i protocolli tabellari emanati negli scorsi anni. Durante il workshop di Milano si è spiegato come questa precisazione dell’UE, che potrebbe apparire di poca importanza, in considerazione dell’ormai consolidata cancellazione dell’Osservatorio, diventa invece fondamentale nelle cause di rivalsa degli autotrasportatori riguardanti il periodo novembre 2011 – agosto 2012. Ciò che invece succederà da oggi in poi è rimesso alla completa autonomia delle parti in gioco, in grado ora di negoziare e trovare un accordo reciproco basandosi sulle canoniche logiche del mercato libero, come confermato anche dal comma 250 della Legge di Stabilità 2015.
Nessun commento