Sono bastate le prime voci di un aumento delle accise da parte del Governo a rendere incandescente il clima del settore dell’autotrasporto. Nonostante ancora non si sappia nulla né sui termini né sulle modalità, Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, non ha perso tempo, chiarendo subito che se tali aumenti dovessero toccare l’autotrasporto, le principali associazioni di categoria sarebbero pronte a scioperare. Il motivo è chiaro: il rischio di un aumento delle accise – per quanto limitato – sulla possibilità di contrarre i consumi di carburante, generando un  effetto recessivo è sempre davvero altissimo. Come se non bastasse, in Italia il gasolio costa già molto di più rispetto alla media degli altri Paesi europei: un aggravio dei costi penalizzerebbe ancora una volta la competitività delle nostre aziende nel già difficile confronto internazionale. A dirlo sono i dati: stando a quanto raccolto dal Centro Studi di Confartigianato, l’Italia si piazza al 15° posto sui 19 Paesi dell’Eurozona per prezzo industriale del gasolio, ma al 1° posto come costo, comprensivo di accise, pagato dalle imprese.

Un peso insostenibile per gli operatori del settore

Una forbice già difficilmente sostenibile per le aziende, quella raccontata dal Centro Studi di Confartigianato, tra il prezzo pagato per l’acquisto del petrolio e il costo di rivendita sul mercato che se fosse allargata ancora di più diventerebbe inaccettabile da parte di tutti gli operatori del settore. Con l’attuale 1,144 euro al litro, infatti, l’Italia è saldamente al comando della triste classifica dei prezzi del carburante. Alle spalle del Bel Paese la Finlandia, con 1,091 euro al litro, il Belgio, fermo a 1,063 euro al litro e la Francia, a quasi 10 centesimi dall’Italia, con 1,052 euro al litro. Ciò che lascia senza parole è la composizione del prezzo al litro italiano: solo 0,526 euro rappresentano il costo industriale, a cui si vanno a sommare 0,617 euro di accise, le più alta di tutta la zona europea.

Conftrasporto pronta ad incrociare le braccia

Se le voci dell’aumento delle accise sul carburante dovessero rivelarsi fondate, Conftrasporto, come accennato, è pronta a dichiarare uno sciopero generale. La Confederazione delle imprese di trasporto, infatti, reputa un provvedimento di tale entità assolutamente inaccettabile, auspicando che, qualora dovesse essere messo in pratica, non arrivi a toccare il settore delle merci. Se così non fosse, conferma Paolo Uggè, l’unica soluzione sarebbe la sospensione delle attività.

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20 Commenti

  1. Tonin Gila
    16 Febbraio 2017 at 10:21 — Rispondi

    Ma quando mai hanno sciopero come si deve

  2. Tonio Prete
    16 Febbraio 2017 at 12:21 — Rispondi

    La categoria che si è. Fatta mettere in ginocchio. Da pochi pecoroni che non scioperano mai come si deve

  3. Celeste Fiocchi
    16 Febbraio 2017 at 12:28 — Rispondi

    MaiiiiaaLiiiii

  4. Piero Chirivì
    16 Febbraio 2017 at 13:25 — Rispondi

    fermo? Ahahahahahahahahahahahahahahahah

  5. Gaspare Castiglione
    16 Febbraio 2017 at 13:32 — Rispondi

    Con la bocca siamo tutti bravi a parlare è fare sciopero . Il problema è fare i fatti . e io ne so qualcosa di quello che mi è costato l’ultimo sciopero

  6. Giusy Gerry
    16 Febbraio 2017 at 14:08 — Rispondi

    ma si deve fare seriamente con le p***e no a chiacchiere

  7. Gigi Carbone
    16 Febbraio 2017 at 14:21 — Rispondi

    Pronti al fermo ahahahahahaha

  8. Gigi Carbone
    16 Febbraio 2017 at 14:22 — Rispondi

    Andassero loro a fare lo sciopero invece di nascondersi dietro

  9. Gigi Carbone
    16 Febbraio 2017 at 14:23 — Rispondi

    Sindacati di merda

  10. Barbara Carta
    16 Febbraio 2017 at 16:10 — Rispondi

    Perché non ve la prendete con i sindacati che vi puppano i soldi senza fare niente!!!

  11. Giuseppe Grancagnolo
    16 Febbraio 2017 at 16:19 — Rispondi

    Aumento accise bravi così aumenta il contrabbando

  12. Armando Ruga
    16 Febbraio 2017 at 21:42 — Rispondi

    ma dove lo trovate il gasolio a 1.144??????????????????????????

  13. Luigi Levante
    16 Febbraio 2017 at 22:09 — Rispondi

    Tutte balle…… tranquilli, non succederà nulla

  14. Cosimo Cardone
    16 Febbraio 2017 at 22:43 — Rispondi

    Cazzate sindacalisti di merda……. pensate solo ai cazzi vostri……

  15. Michael Io
    16 Febbraio 2017 at 22:52 — Rispondi

    Tutte chiacchere,non faranno un c***o!
    Tanto l’aumento ricade sul consumatore,al camionista non frega una sega se aumentano le accise!!

  16. Franco Facenda
    16 Febbraio 2017 at 22:54 — Rispondi

    Ma che sciopero , abbassano le trasferte a noi e mettono tutto apposto … Come sempre … Alla fine siamo sempre noi che lavoriamo a pagare

  17. Giulio Di Giulio
    16 Febbraio 2017 at 23:59 — Rispondi

    Ma qale sciopero sti morti de fame se fa sciopero un giorno fallisce subito

  18. Carmelo Cangialosi
    17 Febbraio 2017 at 21:33 — Rispondi

    Categoria finita annientata derisa categoria Senza un minimo di p***e sindacati fantasmi venduti falsi mangia soldi a tradimento onore ai tassisti almeno loro stanno andando in culo ai loro sindacati xche in fondo l’unione fa la forza

  19. Enrico Demichelis
    17 Febbraio 2017 at 22:08 — Rispondi

    È quasi ora , un mese bisogna fermarsi

  20. Lorenzo
    16 Settembre 2021 at 20:52 — Rispondi

    Il clima incandescente è quello dei 417 ppm di Co2 in atmosfera, che distrugge il raccolto dei contadini. Il trasporto su gomma responsabile di una grossa fetta di emissioni deve gradualmente essere eliminato a meno che non diventi elettrico. Fin troppo è durato.

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