La Commissione Europea lo scorso 5 giugno ha dato parere favorevole al cambiamento dell’orario di lavoro dei camionisti. Se tale riforma dovesse essere approvata definitivamente i tempi di guida degli automobilisti aumenterebbero, mentre le ore di riposo sarebbero diluite in 4 settimane invece di 2. I sindacati sono in agitazione e ritengono che queste nuove condizioni siano assolutamente inaccettabili per gli autotrasportatori. Lo scorso 29 maggio a Strasburgo è stata organizzata una manifestazione ad opera dei sindacati europei di categoria, per protestare contro l’imminente voto della Commissione. Le proteste dei sindacati sono però rimaste inascoltate, poiché la Commissione è andata dritta per la sua strada senza neanche prendere in considerazione di aprire un tavolo di discussione.
Mobility package e sfruttamento dei lavoratori
Le riforme relative al “mobility package”, cioè il pacchetto di mobilità, prevedono una revisione della normativa continentale sull’orario di lavoro dei camionisti e di bus a lunga percorrenza all’interno dei confini dell’Unione Europea. Allo stato attuale gli autotrasportatori devono osservare 45 ore di riposo entro le due settimane continuative di servizio. La riforma aumenterebbe questo periodo fino ad un mese, lasciando inalterato il tempo previsto per lo stop. Si configurerebbe così un maggiore sfruttamento dei lavoratori, costretti a guidare più ore. Molti di loro inoltre lavorano fuori dal loro Paese di origine, quindi con meno soste a disposizione sarebbero costretti letteralmente a vivere sui camion. In Italia sono 400 mila i camionisti interessati da questo provvedimento, ma la nuova forza lavorativa proveniente dall’Est Europa risulta più appetibile alle aziende poiché costano di meno, non sono protetti da sindacati e non hanno problemi a stare lontano da casa per un periodo prolungato. Tutto questo si configurerebbe come dumping sociale, una pratica che permette alle imprese di localizzare la propria attività in aree dove possono beneficiare di normative meno restrittive in materia di lavoro, o dove il costo del lavoro è inferiore.
Aumento dei rischi in strada
I sindacati lamentano anche notevoli pericoli soprattutto per quanto riguarda la sicurezza stradale. Con la nuova normativa gli autotrasportatori rischierebbero di guidare per oltre 18 ore continuative, con un minor tempo di reazione e meno lucidità. I pericoli sarebbero evidenti non solo per i camionisti, ma anche per le altre persone che potrebbero incrociare durante il loro tragitto. Gli unici Paesi che hanno protestato contro questo provvedimento sono l’Italia e la Francia, mentre si registra un’assordante indifferenza da parte degli altri Paesi. Non resta che attendere il voto dell’assemblea plenaria degli europarlamentari, che daranno una risposta definitiva sulla nuova normativa relativa al mobility package.
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