E’ di qualche giorno fa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei criteri di contribuzione agli oneri di funzionamento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per l’anno 2015. Dal 2012, infatti, il sistema di finanziamento dell’Antitrust è stato rivisto, con la contribuzione annua a carico delle società di capitali con ricavi d’esercizio superiori a 50 milioni di euro. Per il 2015 tale contributo è fissato con una percentuale dello 0,06 per mille rispetto al fatturato. Per conoscere se la propria attività di autotrasporto è tenuta alla tassazione è necessario verificare la voce A1 del conto economico, dedicata ai ricavi delle vendite e delle prestazioni, dell’ultimo bilancio. Coloro che rientrano nei soggetti tenuti al pagamento della somma dovranno versare l’importo entro il 31 luglio 2015 per un massimo di 300 mila euro per società.

Stime e numeri: l’autotrasporto se la caverà

I numeri per l’anno in corso parlano di un gettito totale per l’Autorità di controllo di quasi 15 milioni di euro, uno dei quali arriverà dal settore dell’autotrasporto. Si stima che tale quota sarà suddivisa tra 80 aziende circa, che si troveranno a sborsare, in media, circa 12 mila euro ciascuna. Inoltre, i picchi di attività per alcune di queste società potranno arrivare a far toccare livelli di tassazione pari, al massimo, a 40 mila euro. Per il 2015, inoltre, sono state semplificate le modalità di pagamento: ciascuna società riceverà il bollettino MAV, da pagare comodamente online, attraverso le soluzioni di internet banking messe a disposizione dai prestatori di servizio convenzionati, per un servizio che strizza sempre di più l’occhio alla praticità e alla comodità. Rimangono comunque attive, come per gli anni precedenti, le classiche modalità di pagamento tramite bonifico bancario.

Il Parlamento lavora per esonerare il settore

Se da un lato gli inviti di pagamento sono stati inoltrati, dall’altro, in Parlamento, si lavora per esonerare le imprese di autotrasporto dal novero dei soggetti obbligati a pagare. Sono, infatti, già pronte alcune interrogazioni verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rivedere la situazione di questo settore: il sottosegretario di Stato ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, e l’ex ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, avevano espresso, qualche tempo fa, una forte perplessità in quanto le imprese di autotrasporto sono già obbligate a versare una quota annuale all’Antitrust e che un nuovo onere rappresenterebbe una sorta di duplicazione immotivata, soprattutto per un settore che a fatica sta cercando di uscire dalla crisi che negli ultimi anni lo ha messo in ginocchio.

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