Il cabotaggio abusivo è ormai divenuto uno delle criticità principali da combattere per tutto il settore dell’autotrasporto europeo. Le proteste dei trasportatori italiani, in particolare, stanno smuovendo le coscienze dei parlamentari di Bruxelles che, sempre di più, stanno cercando di mettere in atto valide soluzioni capaci di ridurre e sconfiggere questo fenomeno ormai molto diffuso. Tra le varie alternative presenti sul tavolo dell’Europa si è da poco materializzata un’idea tutta nostrana, grazie alle associazioni Agorà e Fiap, che hanno proposto ai vertici continentali di equipaggiare i giganti della strada con GPS di monitoraggio. Secondo le associazioni di categoria, infatti, dotando tutti i veicoli operanti nel segmento del trasporto merci e della logistica di strumenti di controllo satellitare coordinati da un’unica centrale europea sarebbe realmente possibile circoscrivere i confini di questo problema.

I vantaggi del GPS centralizzato alla lotta al cabotaggio

La soluzione proposta da Agorà e Fiap sta suscitando molto interesse ed è stata accolta con forte entusiasmo, ottenendo la tripla A da parte della Commissione Trasporti UE che ha deciso di finanziare un progetto di studio, della durata di sei mesi, finalizzato a valutarne l’effettiva applicabilità. Una risposta, quella ricevuta anche dall’Europa, che conferma tutte le potenzialità espresse da questa idea che potrebbe realmente contenere lo sviluppo del cabotaggio. Come spiegano le associazioni, infatti, dotandosi di una strumentazione satellitare gestita centralmente da una unità operativa, è possibile non solo controllare costantemente i tragitti effettuati dai veicoli, ma anche monitorare il rispetto delle norme che regolano il mercato, gli standard di sicurezza e la natura delle merci caricate. Durante l’incontro avvenuto qualche settimana fa a Bruxelles, i rappresentanti di Agorà e Fiap hanno spiegato nel dettaglio la proposta all’on Daniela Aiuto, attuale membro della commissione TRAN per i trasporti e il turismo, e a Peter Lundgren, un ex conducente di camion, ora membro del gruppo EFDD.

Le altre piaghe del trasporto italiano

L’incontro è stato un momento utile di condivisione e di confronto anche su altri temi critici per il settore. Il Presidente della Fiap, Massimo Bagnoli, ed il Segretario Nazionale, Silvio Faggi, hanno voluto ricordare come l’Italia sia costantemente minata dai problemi legati al mercato criminoso dei pallet rubati, sui quale la legge 127/210, richiesta a gran voce da Fiap, sta cercando di porre rimedio, e dalle preoccupanti questioni in merito alle fatture non liquidate dai committenti nel rispetto dei termini fissati della legge. Anche su questo tema Fiap ha avanzato una soluzione, ovvero obbligare i soggetti morosi all’indeducibilità fiscale sia dell’Iva che dei costi sostenuti in ritardo.

Articolo precedente

Safety Truck Samsung: la sperimentazione è partita

Articolo successivo

Reti d’impresa: al TForma di Milano proliferano le idee

Nessun commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *