Il cabotaggio stradale è un problema di cui si parla da diverso tempo, tuttavia risulta complicata una sua definitiva risoluzione. Le cose dovrebbero finalmente cambiare poiché il Ministero dell’Interno con una circolare del 10 luglio ha reso operativo il decreto legislativo n. 136/2016, che esiste già da un anno e recepisce in Italia la direttiva “Enforcement”. Questa direttiva impone alle imprese estere, europee e non, di comunicare in anticipo al Ministero del Lavoro l’impiego dei lavoratori entro le ore 24 del giorno precedente l’inizio del distacco o del primo trasporto di cabotaggio. Questa disposizione chiarisce in maniera definitiva come applicare le sanzioni quando la polizia stradale ferma i veicoli in cabotaggio e riscontra anomalie o irregolarità, come la mancanza della documentazione necessaria. I lavoratori distaccati in modo irregolare rischiano multe pesantissime fino a 10.000 euro e le sanzioni devono essere pagate immediatamente nelle mani dell’agente, altrimenti il veicolo rischia di essere sottoposto a fermo amministrativo fino ad un massimo di 60 giorni.
Come effettuare la comunicazione preventiva da parte delle imprese per svolgere cabotaggio in Italia
Secondo quanto previsto dalla direttiva le imprese estere possono effettuare la comunicazione preventiva per svolgere cabotaggio in Italia esclusivamente in formato elettronico, compilando un apposito format digitale presente sul sito web del Ministero del Lavoro. In caso di mancata comunicazione è prevista una multa compresa tra i 150 ed i 500 euro applicata per ogni lavoratore interessato, ed è a carico del datore di lavoro. La comunicazione ha una durata trimestrale, copre tutte le operazioni svolte dal conducente distaccato in Italia e deve essere compilata con esattezza in ogni sua parte. Nello specifico bisogna indicare la paga oraria lorda in euro del conducente distaccato e segnalare le modalità di rimborso delle spese di vitto, viaggio e alloggio sostenute. L’obiettivo è eliminare le condizioni che favoriscono la concorrenza sleale ed il dumping sociale. Il conducente deve sempre essere in possesso di questa comunicazione da esibire alla Polizia Stradale in caso di controllo. Anche il rappresentante dell’impresa in Italia deve sempre averne una copia in caso di controllo.
Quando scattano le sanzioni?
La polizia preposta ai controlli ha l’obbligo di verificare a bordo la presenza del contratto di lavoro e dei prospetti paga da redigere oppure da tradurre in italiano. Se la documentazione dovesse mancare, risultare irregolare, monca oppure non tradotta in italiano può scattare una sanzione da 1.000 a 10.000 euro per il conducente, anche se il proprietario del veicolo è obbligato in solido.
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