I veicoli di massa superiore alle 3,5 tonnellate potranno essere revisionati anche nelle officine private e non necessariamente presso officine della Motorizzazione. É quanto stabilito con le modifiche apportate al Codice della strada con i commi 1049 e 1050 dalla Legge di bilancio 2019. Da tale normativa risultano però esclusi i camion che trasportano merci pericolose (ADR) o deperibili in regime di temperatura controllata (ATP). In tal caso la revisione dei camion dovrà essere effettuata presso un’officina statale riconosciuta e certificata.

Si tratta di una piccola rivoluzione nel trasporto pesante che è stata accolta con grande gioia da tutti gli attori in causa. Tale provvedimento dovrebbe snellire ulteriormente le procedure di revisione dei camion, spesso impantanate nelle strette maglie della burocrazia. La revisione di un camion ad oggi richiede diversi mesi di attesa ed in alcuni casi arriva addirittura ad un anno: tempi biblici che rappresentano un ostacolo e un freno alla crescita e alla produzione di un’azienda di trasporto. Entro fine gennaio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà emanare tutte le disposizioni necessarie per rendere effettiva questa normativa.

Esultano le associazioni del comparto autotrasporto

Sorridono le associazioni del comparto autotrasporto, che da tempo chiedevano l’attuazione di un provvedimento del genere per velocizzare ed ottimizzare le operazioni di revisione. Thomas Baumgartner, presidente di Anita, si compiace per la perseveranza e la caparbietà delle varie associazioni del settore e plaude il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’iniziativa. Baumgartner è convinto che grazie a questa novità proseguirà il processo di avvicinamento dell’Italia agli altri Paesi della UE, che secondo Anita è una condizione necessaria per rendere più moderna ed innovativa la politica dei trasporti del Paese.

Il presidente di Anita sostiene che la situazione attuale non è più sostenibile per gli enormi ritardi che in fase di revisione si verificano soprattutto in quelle aree dove manca personale della Motorizzazione. Tale condizione crea dei fortissimi disagi alle aziende che devono operare per un periodo piuttosto prolungato con una flotta di camion ridotta. La possibilità di effettuare la revisione dei camion presso officine private riduce notevolmente i tempi di attesa, condizione che migliora anche la produttività e l’efficienza delle aziende di trasporto.

Officine private e statali: una convivenza possibile

Anita sostiene che l’apertura delle revisioni annuali al settore privato sia un passo fondamentale per far fronte ai ritardi cronici della Motorizzazione in determinate province. La coesistenza di officine private e di officine gestite dalla Pubblica Amministrazione è possibile e fornisce un notevole miglioramento ed una maggiore efficacia al settore del trasporto pesante in Italia.

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