Negli ultimi mesi si sono rafforzati i controlli sulle abitudini sbagliate ed illecite di alcuni camionisti, generalmente stranieri. Controlli più serrati ed inasprimento delle pene: sono questi gli strumenti adoperati dalle autorità per porre freno ai comportamenti illegali di molti autotrasportatori. I maggiori controlli hanno portato alla luce molte irregolarità, che oltre a rappresentare una forma di concorrenza sleale risultano anche pericolose. Molte di queste pratiche infatti saltano a piè pari i regolamenti relativi al riposo settimanale obbligatorio. Un autotrasportatore che guida per diverse ore senza riposarsi, rappresenta un pericolo per sé stesso e per tutti gli altri.

Manomissione del cronotachigrafo e mancato rispetto del riposo settimanale

Una delle pratiche più diffuse tra gli autotrasportatori disonesti è la manomissione del cronotachigrafo digitale del camion. Con un telecomando è possibile alterare il cronotachigrafo, manomettendo i dati di guida ed i tempi di riposo. Ciò consente al camionista di percorrere molti più chilometri di quelli previsti per legge. Tutto ciò comporta reato di concorrenza sleale, ed un conseguente pericolo per la sicurezza stradale.

Per il trasgressore le sanzioni sono molto pesanti. Le autorità giudiziarie infatti, per porre un freno ai continui incidenti provocati da colpi di sonno degli autotrasportatori, stanno inasprendo le multe. C’è innanzitutto una sanzione pecuniaria piuttosto sostanziosa, che supera i 1.000 euro. Inoltre può sopraggiungere il ritiro della patente. Se l’infrazione è molto grave, il camionista può essere segnalato per attentato alla sicurezza dei trasporti e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

L’obiettivo è contrastare la concorrenza sleale, ma anche tutelare gli autotrasportatori che lavorano onestamente. La stessa azienda proprietaria del camion rischia grosso, con sanzioni pecuniarie piuttosto pesanti. Le autorità elogiano l’operato della Polizia Stradale nel contrastare queste pratiche illecite. Gli agenti negli ultimi mesi sono stati formati proprio per identificare casi di manomissione del cronotachigrafo, una pratica sempre più diffusa soprattutto tra autotrasportatori stranieri.

Cronotachigrafo manomesso: patente ritirata e multa salata per un camionista ceco

La Polizia Stradale sta stanando sempre più “furbetti” del cronotachigrafo. Uno degli ultimi episodi si è verificato pochi giorni fa a Verona, dove un autoarticolato straniero è stato fermato per un controllo. Il camionista era in possesso di un telecomando capace di alterare il cronotachigrafo, oltre ad un coltello di 30 centimetri. Gli agenti si sono insospettiti alla lettura delle stampe degli ultimi giorni di attività, secondo le quali il camion non si era mai spostato. Dagli altri documenti di viaggio risultava invece che erano stati percorsi diversi chilometri. Torchiato dagli agenti, il camionista di origine ceca ha rivelato il trucco: un telecomando per manomettere il cronotachigrafo. Per lui è scattata una multa di 1.680 euro, con ritiro immediato e sospensione della patente fino a 3 mesi, con la decurtazione di 10 punti.

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