I camionisti devono affrontare una serie di pericoli quando percorrono strade a scorrimento veloce, come superstrade e autostrade. Automobilisti incivili, motociclisti che effettuano manovre azzardate, maltempo e strade dissestate sono solo alcune delle criticità che gli autotrasportatori devono affrontare. Ma, paradossalmente, i camionisti in città devono affrontare una serie di problematiche forse ancora più complesse.
Tutto questo succede perché gli agglomerati urbani sono sempre più popolosi, quindi per bestioni come i camion diventa complicato e anche pericoloso muoversi in contesti estremamente trafficati. Sono aumentati gli automobilisti, i pedoni e i ciclisti, per non parlare delle persone a bordo dei monopattini che sfrecciano sprezzanti del pericolo e senza il minimo rispetto per le regole stradali.
Camionisti in città: i nuovi pericoli da affrontare
I centri urbani negli ultimi 10-20 sono profondamente mutati, creando nuove situazioni di pericolo per gli automobilisti. L’infrastruttura stradale si è evoluta, aumentando la congestione del traffico.
I monopattini elettrici, spuntati come funghi, sono cause di incidenti sempre più frequenti e in alcuni casi mortali. Le tecnologie ADAS, soprattutto quelle che consentono di aumentare la visibilità negli angoli ciechi, sicuramente aiutano ma non eliminano di colpo tutti i rischi.
Un altro grave rischio è rappresentato dagli smartphone, una delle principali distrazioni alla guida. E gli stessi pedoni o ciclisti percorrono le strade con gli smartphone in mano, oppure ascoltando musica senza avere consapevolezza di quello che succede intorno.
Il boom degli e-commerce
Un altro aspetto critico è il boom degli e-commerce e il suo conseguente impatto sulle consegne su gomma. I corrieri hanno l’obbligo di rispettare le consegne ma, in città sempre più trafficate, il rischio di consegnare in ritardo è elevato, per non parlare dell’assenza di parcheggi che aumenta lo stress e le difficoltà per gli autotrasportatori.
Le infrastrutture stradali inoltre rendono ancora più impegnative le manovre, aumentando i rischi di collisione tra camionisti e altri utenti della strada a causa delle strade sempre più congestionate.
Cosa si sta facendo per aumentare la sicurezza stradale nelle città?
Dopo i tanti incidenti stradali in città in cui sono coinvolti i camion, la sicurezza stradale è diventata una delle priorità sull’agenda politica delle autorità cittadine. Cosa si sta facendo in proposito?
Uno dei problemi principali è la scarsa visibilità dei camionisti, che hanno una panoramica limitata di ciò che succede intorno a loro. Per ovviare a questo problema a Londra è stato applicato un Direct Vision Standard che stabilisce quanto un conducente è in grado di vedere attraverso i finestrini della cabina. Un autocarro, prima di accedere nel centro storico di una città, deve quindi assolvere a determinati requisiti.
A Milano si sta valutando l’ipotesi di consentire l’accesso in città solo a camion dotati di specifiche tecnologie ADAS, che consentano di vedere negli angoli ciechi se ci sono pedoni o ciclisti.
Nel 2024 dovrebbe invece entrare in vigore il Regolamento generale sulla sicurezza dell’UE che prevede nuove normative di sicurezza, come una tecnologia che avvisa i camionisti se nella parte anteriore, laterale o posteriore del veicolo ci siano soggetti vulnerabili.
Anche la cabina dovrà essere modificata con telecamere a 360° e 4 telecamere su ogni lato del camion per una visione più ampia. La normativa sicuramente può dare una mano, ma è richiesto un maggior senso civico e di responsabilità sia da parte dei camionisti che di tutti gli utenti della strada, che siano pedoni, ciclisti, motociclisti o automobilisti, per ridurre i rischi e i pericoli.
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