Orari di lavoro massacranti, pasti frugali e veloci, diverse ore lontano dalla famiglia e tante altre condizioni contribuiscono a creare lo stress da camionista, una patologia che, oltre a incidere sulla qualità del lavoro, risulta molto pericolosa anche per la salute. Tra le patologie forse meno conosciute tra i camionisti c’è la sindrome metabolica, che è subdola poiché è silente e non presenta sintomi evidenti.
La sindrome metabolica, detta anche insulino resistenza, è una combinazione di almeno tre alterazioni emodinamiche e metaboliche che rappresentano un rischio molto elevato per l’insorgenza di malattie cardiovascolari, infarti, ictus e nei casi più gravi addirittura tumori alla prostata, al rene, al fegato, al pancreas ed al cervello.
Cause e fattori di rischio della sindrome metabolica
Le cause riconducibili alla sindrome metabolica sono generalmente cattive abitudini e stili di vita poco salutari, come scarsa attività fisica ed un’alimentazione disordinata, oppure possono essere di natura genetica. Queste condizioni favoriscono la formazione di grasso addominale che mette in moto una serie di reazioni molto pericolose come la resistenza all’insulina, fonte di diabete, iperglicemia, ipertensione e dislipidemia. Le persone che soffrono di sindrome metabolica non accusano sintomi particolari e per questo motivo è di fondamentale importanza prestare attenzione ai fattori di rischio che possono favorire l’insorgere di questa malattia.
È opportuno quindi sottoporsi a visite mediche periodiche per monitorare ed eventualmente prevenire la comparsa di questa patologia. Tra i principali fattori di rischio spiccano:
- obesità soprattutto in prossimità del giro vita;
- un livello molto elevato di trigliceridi nel sangue;
- ipertensione;
- resistenza all’insulina, l’ormone che regola la quantità di zucchero presente nel corpo;
- basso livello di colesterolo HDL.
Cura e prevenzione
Per prevenire o contrastare la sindrome metabolica bisogna seguire uno stile di vita sano e naturale accompagnato da una dieta equilibrata. Innanzitutto è doveroso effettuare un po’ di sano sport dai 30 ai 60 minuti con intensità moderata. È sufficiente anche una passeggiata a passo veloce per garantire al corpo il giusto movimento e bruciare i grassi in eccesso. Una perdita di peso compresa tra il 5 ed il 10% è sufficiente per ridurre notevolmente i livelli di insulina e la pressione sanguigna.
Ad un sana attività sportiva bisogna associare un’alimentazione equilibrata, non sempre facile per chi “trotta” su e giù per l’Italia. È però necessario sforzarsi di seguire una dieta mediterranea ricca di frutta, verdura, pesce e cereali integrali. Infine è consigliabile smettere di fumare poiché le sigarette hanno un elevato grado di resistenza all’insulina e favoriscono la creazione delle condizioni ideali per la sindrome metabolica. Nei casi più gravi i medici possono prescrivere farmaci finalizzati ad abbassare la pressione sanguigna, favorire la perdita di peso e controllare il colesterolo.
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