Dalle associazioni dell’autotrasporto fino agli studi legali più prestigiosi del Vecchio Continente: sono numerosissime le azioni giudiziarie che si stanno avviando contro i costruttori di camion, già segnalati dalla Commissione Europea per avere costituito tra loro un cartello di prezzi. E così, dopo aver subito una multa da record – pari quasi a 3 miliardi di euro – che l’Antitrust europea ha comminato a MercedesVolvo TrucksRenault TrucksDaf e Iveco, ora inizia la battaglia dei risarcimenti richiesti dagli acquirenti che hanno subito ingiustizie. Stando a quanto riportato nel regolamento continentale, infatti, la decisione della Commissione Europea rappresenta una prova dell’illecito dei 5 costruttori e, su tale base, è possibile avviare una causa. Tutti coloro che desiderano fare azioni legali, hanno cinque anni di tempo, a partire dall’accertamento della violazione.

Come si muovono i diversi Paesi dopo la multa che ha fatto storia

Sono passati poco meno di 12 mesi dalla decisione dell’Unione Europea di punire le 5 case di produzione per aver costituito un cartello di prezzi, che le richieste di risarcimento non si sono fatte attendere in alcun modo. Sono già molti, infatti, i Paesi che stanno raccogliendo adesioni per fare causa: tra i Paesi più attivi, ci sono l’Italia, l’Olanda e la Gran Bretagna, in cui le associazioni di categoria si stanno facendo carico di tutelare gli interessi dei loro iscritti con azioni legali mirate. In particolare, in Italia si è mobilitata la Fita Cna, che già da aprile 2017 ha raccolto quasi 3000 adesioni alla sua azione collettiva. È ancora possibile partecipare: possono aderire tutte le imprese che hanno acquistato modelli dei cinque marchi condannati (Mercedes, Volvo Trucks, Renault Trucks, Daf e Iveco) dal 1997 al 2011. Come detto, anche la Gran Bretagna è molto attiva, grazie alla Road Haulage Association, l’associazione che dallo scorso mese ha lanciato un’iniziativa collettiva gratuita anche per le imprese non associate, attivando un portale attraverso cui è possibile sottoscrivere la propria richiesta di risarcimento.

Anche l’Olanda è impegnata nel processo di risarcimento

Non solo Italia e Gran Bretagna: anche in Olanda, sono circa tremila le imprese di autotrasporto che si sono riunite per avanzare un’azione legale comune. A gestire il processo, la società MKB-Claim che sta raccogliendo le adesioni per avviare una causa congiunta. Anche in questo caso partecipare è completamente gratuita: solo in caso di successo, le società dovranno versare alla MKB-Claim il 15% del rimborso totale.

FH 4x2 da 460 e 500 CV firmati Volvo Trucks
Articolo precedente

Arriva l’estate: Volvo Trucks spinge gli FH da 460 e 500 cv

European Truck Festival
Articolo successivo

L’European Truck Festival diventa green, con l’inaugurazione dell’impianto GNL di Axègaz

Nessun commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *