La catena del freddo è una parte molto importante nel mondo della logistica che consente di conservare adeguatamente specifici prodotti, come alimenti e farmaci. Chi opera in questo settore deve quindi avere una conoscenza approfondita, anche perché la richiesta di camionisti è in aumento e ci sono buone opportunità di lavoro.
In questo articolo analizziamo cos’è la logistica della catena del freddo e cosa bisogna sapere per operare secondo le normative previste.
Cos’è la catena del freddo?
La logistica della catena del freddo è quel processo di trasporto di merci sensibili, come alimenti e medicinali, che devono essere trasportati e conservati ad una temperatura controllata.
Alla logistica del freddo ricorrono:
- il settore alimentare e delle bevande;
- il settore chimico;
- il settore farmaceutico;
- il settore militare;
- il settore tessile;
- il settore del petrolio e del gas.
Ogni merce deve essere conservata ad una determinata temperatura che non deve variare nel corso del viaggio. Il rischio è che alimenti, campioni batterici o medicinali deperiscano, risultando di fatto inutilizzabili.
Diamo adesso uno sguardo alle temperature alle quali vanno conservate le merci:
- banane e altri frutti tropicali: tra i 12° e i 14°;
- prodotti farmaceutici: tra i 2° e gli 8°;
- prodotti refrigerati: tra i 2° e i -4°;
- prodotti congelati: tra i 20° e i 16°;
- prodotti surgelati: tra i 30° e i 28°.
I fattori fondamentali per una corretta catena del freddo
I camionisti che lavorano in questo settore devono conoscere alla perfezione tutti gli step necessari per garantire la corretta conservazione dei prodotti.
Innanzitutto la merce deve essere adeguatamente imballata in scatole di cartone o di polistirolo con rivestimenti isolanti e gel per mantenere la giusta temperatura all’interno. In questo modo le merci vanno conservate alla temperatura indicata per loro.
Altro step fondamentale è il trasporto con mezzi adeguatamente refrigerati per garantire che il prodotto giunga a destinazione senza subire danni. Così come è importante il monitoraggio durante il trasporto, garantito da strumentazioni specifiche che avvisa l’autotrasportatore se ci sono anomalie o improvvise variazioni delle temperature o dell’umidità.
I prodotti, una volta giunti a destinazione, devono essere stoccati e conservati in strutture adeguate che mantengano la giusta temperatura per evitare rischi di degradazione e di deperimento.
Quando si viaggia verso l’estero è necessario compilare i documenti per attraversare la Dogana. Bisogna quindi considerare il tempo necessario per sbrigare le faccende burocratiche e gli eventuali ritardi.
Quali sono i rischi durante il trasporto?
I camionisti impegnati nella catena del freddo devono conoscere tutti i rischi e le criticità che si celano dietro questo lavoro.
Uno dei primi pericoli sono le variazioni di temperatura, che possono verificarsi quando le merci vengono lasciate fuori per troppo tempo durante il processo di carico e scarico.
Un imballaggio non corretto può danneggiare irrimediabilmente il prodotto, con tutti i danni che è facile immaginare sia in termini di costi che di affidabilità dell’azienda trasportatrice.
Le attrezzature destinate al monitoraggio e al mantenimento della giusta temperatura devono funzionare alla perfezione, perciò vanno sottoposte ad una manutenzione continua.
Non bisogna dimenticare poi gli errori umani, commessi soprattutto da personale che non ha molta esperienza o che si approccia per la prima volta a questo lavoro. Dimenticare i documenti di trasporto può determinare ritardi che compromettono seriamente l’integrità del prodotto, così come la chiusura errata di una cella frigorifera.
La giusta tecnologia abbinata ad una buona esperienza sicuramente aiuta a ridurre fino ad azzerare del tutto le criticità che minacciano la logistica della catena del freddo.
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