Tutto fermo, per fortuna, sul fronte riscossioni contributi ART. A confermarlo è Confetra che, attraverso le parole del suo Presidente, Nereo Marcucci, ha spiegato che il provvedimento relativo alla riscossione coatta dei contributi 2016 è ora al vaglio della Corte Costituzionale. Per tale ragione, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti non darà seguito, per il momento, alla richiesta di far effettuare i versamenti alle imprese di trasporto, spedizione e logistica che aderiscono all’associazione di categoria e che, già da tempo, hanno presentato ricorso contro tale contribuzione. L’Autorità, infatti, qualche settimana fa aveva emesso una circolare nazionale con il quale pretendeva il pagamento del contributo 2016 a tutti i soggetti passivi colpiti da tale cespite, tra cui, ovviamente, fanno parte anche le aziende private del trasporto merci. L’attuale valutazione da parte della Corte Costituzionale, tuttavia, ha fatto fare marcia indietro all’ART che, in attesa del giudizio definitivo, ha dichiarato che non renderà attuativo il provvedimento emesso.

Si attende la Corte per dare il via ad Equitalia

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti, prima della comunicazione da parte di Confetra, aveva già dato avvio, tramite gli uffici di Equitalia, alla richiesta di riscossione coatta delle contribuzioni. Fortunatamente, come svelano le parole di Marcucci, lo scorso 8 giugno, in udienza di fronte alla corte del Tar del Piemonte, i rappresentanti ART si sono impegnati nel mettere tutto in stand-by, in attesa del riscontro della Corte Costituzionale. Una buona notizia che permette agli operatori del settore del trasporto e della logistica di tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Le sorti del contenzioso, aperto già dallo scorso anno dalla stessa Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, insieme ad altre sigle come Fedespedi, Fedit, Assologistica, Anita, Legacoop e Trasportounito, si conosceranno a breve.

Cosa aspettarsi dal giudizio della Corte

Il giudizio della Corte, che tutti auspicano arrivi nel giro di poco tempo, si dovrà pronunciare su quanto inviato dal Tar del Piemonte nell’udienza dello scorso 8 giugno: infatti, la legittimità costituzionale sulla legge istitutiva dell’ART potrebbe essere messa in discussione proprio nel paragrafo in cui si parla dell’attribuzione all’Autorità del potere di comminare una prestazione patrimoniale senza individuare i necessari presupposti dell’imposizione. Per tale ragione, Confetra è ottimista sul responso finale: come conclude Marcucci, infatti, sarebbe completamente irragionevole che i mercati liberalizzati come quello del trasporto merci siano chiamati a versare ulteriori imposte oltre a quelle già stabilite dallo Stato.

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