I venti gelidi di qualche mese fa sembrano definitivamente passati. La paura negli occhi e nelle parole di migliaia di operatori del settore sembra essere sparita. L’aria che si respira nel segmento del trasporto è migliore. E’ un po’ questa la percezione di chi lavora nel trasporto e nella logistica: una luce, dopo periodi di lunghissimo buio, sembra intravedersi all’orizzonte. Non solo sensazioni, stando a quando riportato da Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, e dalla ricerca effettuata sull’andamento dell’intero comparto. Un segnale positivo che sembra essere tutt’altro che sporadico: nel 2015, infatti, sono state tutte le modalità di trasporto a far registrare una crescita, segno che qualcosa si sta davvero muovendo nella direzione giusta. Come detto, le avvisaglie positive c’erano già, a partire dai dati raccolti dalle associazioni stradali e autostradali, che avevano fatto registrato un aumento della presenza in termini numerici dei tir in circolazione. Ed ora il Centro Studi Confetra ha messo il punto esclamativo: lo scorso anno, infatti, l’andamento del traffico italiano delle merci è cresciuto, sia sotto il profilo dei volumi che dei fatturati.
Tutti i dati del rilancio dei diversi segmenti
La Nota Congiunturale 2015 che è stata elaborata dal Centro Studi di Confetra ha visto coinvolte numerose imprese operanti nei diversi segmenti del trasporto e della logistica. Stando a quando riportano i numeri raccolti, un grande balzo in avanti è stato effettuato dalla branca legata al cargo aereo, con un +5% circa, e dal segmento dei courier, che hanno toccato addirittura un +8%, grazie soprattutto all’inarrestabile scalata delle vendite online. Anche per quanto riguarda il nostro ambito, su gomma, il pollice è all’insù: sia in Italia, con un tondo +3%, che nel resto d’Europa, il traffico autostradale cresce, così come quello di transito dai valichi alpini, che hanno registrato un +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Uno sguardo più ampio per prevedere il futuro
Scorrendo la ricerca notiamo come il cargo ferroviario sia cresciuto di un +2,6%, così come le spedizioni marittime, a un +3,4%. Segnali tutti positivi, soprattutto se parametrati ad una crescita del PIL, pari allo 0,7%, tutt’altro che stupefacente. Ciò può voler davvero significare che tutto il settore sta uscendo dalle sabbie mobili del passato. I fasti del 2007 sono lontani, ma la strada sembra ora più in discesa: sebbene permangano incertezze sul futuro per almeno il 30% degli intervistati, gli esperti sono confidenti nel valutare l’anno in corso come un punto di possibile slancio verso alti livelli di redditività globale.
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