Era stata prevista per il 23 novembre 2015 la data ufficiale in cui far partire la consultazione pubblica del database sulla regolarità delle imprese di autotrasporto. Siamo a dicembre e ancora tutto tace: online, infatti, è disponibile esclusivamente il Registro Elettronico Nazionale. In fin dei conti non c’è molto da stupirsi: in estate, infatti, era già stato annunciato il primo rinvio, di quattro mesi, che avrebbe dovuto sanare tutte le criticità fino a quel momento emerse. Quando, al termine della giornata di lunedì 23 novembre, non si avevano notizie sulle modalità operative per effettuare la consultazione via web, ecco che i primi spauracchi tornavano ad aleggiare su chi, con fiducia, attendeva finalmente di poter accedere al nuovo portale di verifica. E i sospetti si sono tramutati in realtà: sembra che l’Albo degli Autotrasportatori non sia in grado di avviare il sistema già presentato nel luglio scorso, che permetterebbe ai committenti di conoscere, in real time, il grado di regolarità delle imprese di autotrasporto con il quale ci si interfaccia, migliorando la struttura qualitativa dell’intero sistema. Ma oggi, purtroppo, non è ancora così.

Come funziona oggi la consultazione

Accedendo al Portale dell’Automobilista, alla sezione Autotrasporto, sono presenti 3 collegamenti esterni. Il primo link consente di conoscere tutte le aree di fermata e nulla osta a disposizione dei guidatori e dei loro mezzi, i 2 restanti, invece, permettono l’accesso ad un form di ricerca in grado, sulla base della denominazione di un’azienda e della sua provincia di riferimento, di restituire le informazioni relative ai dati registrati al REN da parte della stessa, ovvero denominazione, partita Iva, sede legale, numero d’iscrizione e tipo di autorizzazione. Un set informativo indubbiamente interessante, tuttavia ben lontano dal semaforo di regolarità auspicato qualche mese fa.

Cosa dice l’Albo degli Autotrasportatori

Il ritardo, al momento, viene spiegato da parte dell’Albo con un laconico stiamo lavorando per risolvere i problemi tecnici insorti nell’interfaccia tra i sistemi informativi, che significa tutto e niente. Nessuna motivazione di dettaglio, quindi, che lascia spiazzati e basiti soprattutto gli iscritti all’Albo che, grazie ai loro profumati contributi annuali, mandano avanti l’attività del collettore aziendale di settore. Alcune associazioni di categoria presenti nel Comitato parlano di mancata collaborazione da parte degli altri enti che devono fornire informazioni fondamentali sulla regolarità, tra cui spiccano Inps e Motorizzazione. Senza di loro, infatti, non si fa molto lontano. Non resta che rimanere in attesa degli sviluppi futuri e continuare a controllare la pagina del Portale dell’Automobilista, perché degli annunci non c’è molto da fidarsi.

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