Dopo il grande successo raggiunto dalla linea innovativa Conti Hybrid di Continental, caratterizzata da pneumatici robusti, sostenibili e a lunghissimo ciclo di vita, i produttori tedeschi hanno deciso di progettare la versione ricostruita a caldo. Nasce quindi ContiRe Hybrid HD3, lo pneumatico Continental per asse trattivo ricostruito a caldo. Gli pneumatici HD3 saranno lanciati sul mercato in 3 diverse misurazioni: la 295/80 R 22.5”, la 315/70 R 22.5” e la 315/80 R 22.5”. Nulla cambia sotto il profilo della qualità rispetto alle gomme nuove: a dirlo è la stessa Continental, che conferma come gli pneumatici rigenerati siano in grado di mantenere le medesime caratteristiche di quelli nuovi.

Il ContiRe Hybrid HD3, tutte le caratteristiche

Come accennato, Continental ha per il momento lanciato sul mercato il ContiRe Hybrid HD3 per asse di trazione, realizzato in uno degli stabilimenti produttivi più innovativi al mondo, come il ContiLifeCycle di Stöcken. Per costruirlo, Continental applica al di sopra della vecchia carcassa di gomma, uno strato completamente nuovo di pneumatico, utilizzando il processo di vulcanizzazione. In questo modo, lo strato di gomma nuova e la carcassa usata si fondono insieme, dando vita ad uno pneumatico sicuro e affidabile, il ContiRe Hybrid HD3. La gomma ricostruita è realizzata utilizzando le stesse mescole degli pneumatici nuovi, sia sulla parte del battistrada che sulle spalle. Non solo: la ridotta resistenza al rotolamento, il peso ridotto e l’elevato livello di comfort per chi è alla guida sono garantiti come nelle gomme nuove. Il battistrada, inoltre, è ricco di scanalature tridimensionali, che offrono un’assoluta resistenza all’usura, una maggiore trazione rispetto al passato anche in caso di brusche frenata e un ottimo grip in accelerazione su ogni tipo di fondo stradale. Non potevano mancare, infine, le marcature M+S e Three Peak Mountain Snow Flake, per offrire affidabilità anche nella stagione invernale su terreni bagnati o innevati.

Continental felice per il lavoro svolto finora

I vertici di Continental non hanno dubbi: scegliere pneumatici ricostruiti a caldo permette ai clienti di ridurre sensibilmente i costi di gestione della flotta, senza scendere a compromessi con la qualità e la sicurezza, ma anzi, diminuendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente. Ralf Benack, direttore della Business Unit Pneumatici Ricostruiti Emea di Continental, ha infatti dichiarato che oltre il 70% delle materie prime necessarie per la produzione di uno pneumatico si trova nella carcassa: riutilizzarla dopo il primo ciclo di vita significa abbattere il consumo di risorse preziose.

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