In Italia il trasporto su gomma continua ad essere il metodo più diffuso per la distribuzione di merci, beni e prodotti. Questa tendenza è dovuta soprattutto allo sviluppo sempre più rapido e crescente degli e-commerce. Molti utenti sono abituati ad acquistare sugli e-shop prodotti di qualsiasi tipo: dispositivi elettronici, capi d’abbigliamento, scarpe, mobili e perfino generi alimentari.
Il Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del Ministero dello Sviluppo Economico ha effettuato una ricerca sui consumi, ed i risultati sono molto positivi. Nei primi 3 mesi del 2018 si è registrata una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 200 mila tonnellate, rispetto al 2017. Ciò significa che i consumi derivanti da benzina e gasolio si sono drasticamente ridotti: un vantaggio per le aziende, ma anche per l’intero ecosistema.
La capacità innovativa della logistica
In base alle direttive europee, entro il 2030 il 30% delle merci dovrà viaggiare su rotaia. Una piccola rivoluzione difficilmente applicabile in Italia, considerando la sua particolare conformazione geografica e la presenza delle isole. Il traffico di merci nel Belpaese sta riscontrando un trend positivo che dura dal 2015. Un migliore ed un maggiore traffico di merci corrisponde anche ad un aumento del PIL.
Il trasporto su gomma non è quindi obsoleto, ma deve semplicemente adattarsi alle nuove dinamiche della logistica che sono in continua evoluzione. In tal senso la logistica italiana già sta adottando delle soluzioni valide. Per trasportare ogni genere di prodotto (armadi, moto, pianoforti, ecc.), sono disponibili soluzioni logistiche efficienti, economiche e sostenibili. Tutto ciò è possibile grazie alla rivoluzione delle interfacce dei software, che favoriscono l’abbinamento di percorsi, driver e clienti. Si prevede che entro i prossimi 10 anni l’e-commerce potrebbe avere un ulteriore incremento del 20% a livello mondiale. Il trasporto e le consegne rapide diventeranno quindi di fondamentale importanza per tutto il settore della logistica.
L’evoluzione della “sharing economy”
In questo contesto assume un ruolo primario la “sharing economy”. Sfruttando le più moderne tecnologie è possibile coordinare percorsi, consegne e risorse umane, per garantire consegne rapide ed una notevole riduzione dei consumi. Il concetto è molto semplice: condividere lo spazio di un camion. Se ad esempio 10 clienti che vivono nella stessa zona richiedono 10 prodotti diversi, non c’è bisogno di inviare 10 camion. Ne basta uno che effettua le varie consegne in un solo viaggio. In questo modo i camion non viaggeranno mai vuoti, ed i benefici saranno tangibili per tutti. Per gli autotrasportatori il carico di lavoro sarà ridotto, i clienti riceveranno i loro prodotti in tempi rapidi, e si ridurranno notevolmente i consumi legati al carburante e le emissioni di sostanze inquinanti.
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