Sul sito web del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) è stato pubblicato l’aggiornamento mensile della componente gasolio dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio delle aziende e delle imprese di autotrasporto per conto terzi, al netto dell’IVA e/o dello sconto del maggior onere delle accise, necessario per le fatturazioni del mese di ottobre 2018. L’11 ottobre il prezzo totale al consumo del gasolio ha raggiunto i 1.524,96 € per 1.000 litri (il prezzo industriale è pari a 632,57 €, l’IVA è pari a 274,99 e l’accisa è pari a 617,40). Dopo gli ultimi lievi cali si registra quindi un notevole aumento, anzi il prezzo totale al consumo del gasolio rilevato dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) è il più alto di tutto l’anno.

I valori di riferimento del costo del gasolio

Per i servizi di trasporto effettuati nel corso del mese di ottobre 2018 i valori di riferimento del costo del gasolio da prendere in considerazione sono 1,249 euro/litro (al netto dell’IVA) per i veicoli esclusi dal rimborso delle accise sul gasolio, vale a dire i mezzi di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 tonnellate. Per quanto riguarda i veicoli ammessi alla restituzione delle accise, vale a dire i mezzi di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, i valori del costo del gasolio sono pari a 1,035 euro/litro (al netto dell’IVA e del rimborso delle accise sul gasolio).

Secondo la Legge di Stabilità 2016 a partire dal 1° gennaio 2016 nel credito d’imposta, relativo all’agevolazione sul gasolio per autotrazione degli autotrasportatori, non rientrano i mezzi che fanno parte della categoria Euro 2 o inferiori. I valori di riferimento del costo del gasolio per tutti i servizi di trasporto effettuati nel mese di ottobre 2018 sono stati calcolati tenendo presente due variabili. Innanzitutto per i veicoli fino a 7,5 tonnellate non si tiene conto degli sconti degli eventuali maggiori oneri delle accise. Per quanto riguarda i veicoli di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate invece bisogna tener conto anche degli sconti degli eventuali maggiori oneri delle accise.

Stop all’aggiornamento con cadenza annuale

In seguito ai ricorsi fatti da numerose associazioni della committenza ed alle decisioni prese dal MIT il giugno scorso, il Ministero ha stabilito relativamente alle altre voci di costo che non pubblicherà più l’aggiornamento con cadenza annuale, ma farà riferimento solo alle fonti (come il CCNL) oppure a criteri generali. In questo modo ogni imprenditore avrà la facoltà di effettuare autonomamente i calcoli in base alle proprie necessità ed esigenze.

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