Un’altra cattiva notizia per gli autotrasportatori che fanno la spola tra l’Austria e l’Italia e viceversa: dopo i divieti di transito arrivano anche gli aumenti del pedaggio autostradale del 2,1% per un adeguamento al tasso d’inflazione. Una brutta sorpresa arriva anche per i possessori di veicoli Euro 6, per i quali è previsto un aumento del pedaggio relativo ai costi esterni e cioè quelli che tengono conto dell’inquinamento acustico e atmosferico dei veicoli.
Tale fattore incideva fino all’anno scorso fino al 40% del valore totale sui veicoli di ultima generazione, ma dal 2020 arriverà al 100%. Restano esonerati da questo nuovo aumento i veicoli alimentati ad energia elettrica o idrogeno che possono contare su sconti importanti. Bisogna però sottolineare che questi mezzi rappresentano la minima parte della flotta di camion italiani e quindi saranno ben pochi i beneficiari.
Aumenti in arrivo anche di notte
In Italia il pedaggio autostradale diminuisce di notte dalle 22:00 alle 5:00, in Austria invece vanno nella direzione opposta incrementando i pedaggi notturni. Una decisione che inevitabilmente aumenta il traffico quotidiano poiché spinge gli autotrasportatori a viaggiare di giorni piuttosto che di notte.
Altri aumenti sono annunciati lungo alcuni tratti e tunnel alpini delle autostrade A/9 Phyrnautobahn, A/10 Tauernautobahn, A/11 Karawankenautobahn, S/16 Arlberg Strassentunnel e A/13 Brennerautobahn.
Da sottolineare inoltre che lungo la tratta Innsbruck/Amras-Kufstein dell’A/12 Inntalautobahn la tariffa base dell’infrastruttura comprende già un aumento del 25% derivante dai costi di realizzazione della nuova linea ferroviaria. A partire dal 31 ottobre nel tratto Kufstein-Zirl dell’A/12 Inntalautobahn quindi la circolazione è consentita solo per i veicoli da Euro 5 in su.
La contraddizione della nuova normativa austriaca
Continua ad esserci molta agitazione tra il Governo austriaco e quello italiano, tanto che nel maggio 2018 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti scrisse una lettera all’Ambasciatore d’Austria a Roma per quanto riguarda la normativa sul contingentamento dei camion sul passo del Brennero. Le stesse associazioni di categoria, in primis Conftrasporti, ha chiesto da tempo al governo un intervento forte e risolutivo a tutela degli autotrasportatori italiani.
Confrontando un po’ i numeri con la normativa dell’anno scorso in effetti emergono diverse incongruenze. Nel 2019 un autocarro Euro 5 o 4 o più assi pagava di giorno circa 0,41875 euro, mentre nel 2020 pagherà 0,42694 con un aumento dell’1,96%. Un veicolo di classe Euro 6 che pagava 0,39011 euro nel 2019 andrà a pagare nel 2020 0,40981 euro con un aumento del 5,05%. Questa “politica ambientale” dell’Austria sembra quindi punire piuttosto che premiare i mezzi più “eco-friendly”, imponendo degli aumenti che non sembrano trovare delle valide giustificazioni.
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