Le autostrade italiane sono regolate da diversi rilevatori per garantire il rispetto dei limiti di velocità. Sono fondamentalmente 3 i sistemi utilizzati dalle autorità preposte per monitorare il superamento dei limiti di velocità: il tutor, l’autovelox e Vergilius. Anche se sono attivi ormai da diversi anni c’è ancora chi fa confusione tra questi 3 sistemi, che spesso vengono accomunati pur avendo funzionamenti abbastanza diversi.

Per una maggiore chiarezza e trasparenza cerchiamo di capire come funzionano e quali sono le differenze principali tra tutor, autovelox e Vergilius.

Come funziona il tutor

Il tutor è un sistema sviluppato da Autostrade per l’Italia e gestito dalla Polizia Stradale. Tramite l’installazione di sensori annegati nell’asfalto e portali con telecamere, il dispositivo è in grado di rilevare la velocità media lungo specifici tratti autostradali, che hanno una lunghezza compresa tra i 10 ed i 25 km. Il sistema funziona anche di notte ed in qualsiasi condizione climatica, calcolando la velocità media secondo i tempi di percorrenza tra i due portali. Il tutor è installato su circa 2.500 km di tratti autostradali, soprattutto in prossimità di quelle zone con un alto rischio di incidenti mortali.

Come funziona l’autovelox

L’autovelox rappresenta uno dei sistemi di rilevamento della velocità più conosciuto. Ne esistono tre tipologie:

  • autovelox a fotocellula;
  • autovelox telelaser;
  • autovelox con apparecchi video.

Gli autovelox a fotocellula grazie a due o più fotocellule rilevano la velocità esatta del mezzo che passa in prossimità della postazione. Sono definiti fissi ma si possono spostare da una postazione all’altra. Gli autovelox telelaser vengono tenuti in mano dall’operatore e puntati sul mezzo che transita. La velocità viene calcolata tramite l’emissione di un raggio laser che “rimbalza” sul mezzo e poi ritorna indietro. Infine gli autovelox con apparecchi video calcolano la velocità elaborando i video di una telecamera, solitamente collocata nell’abitacolo delle auto della Polizia Stradale.

Come funziona Vergilius

Vergilius rappresenta uno dei sistemi di rilevamento della velocità più innovativi. Questo dispositivo è posizionato nelle strade statali e rappresenta un mix tra il tutor e l’autovelox. L’apparecchio infatti rileva sia la velocità istantanea sia la velocità media. A differenza del tutor però non presenta sensori, ma si basa su telecamere e portali. Tutti e tre questi sistemi non necessitano della contestazione immediata dell’infrazione al conducente, quindi un’eventuale sanzione ha tutti gli effetti di una multa notificata fisicamente da un organo preposto. Non esistono trucchetti o sistemi per evitare eventuali multe: l’unico sistema per evitare sanzioni ed eventuali decurtamenti dei punti dalla patente è rispettare i limiti di velocità.

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