Manca solo l’ok da parte del Senato per dare il via libera alle nuove sanzioni nazionali per chi viene pizzicato a distaccare irregolarmente i lavoratori. Il Governo, così facendo, mantiene la promessa fatta qualche tempo fa alle principali sigle associative dell’autotrasporto: il MIT, infatti, aveva speso parole importanti per l’inserimento nella manovra economica in approvazione in Parlamento di pesanti disposizioni finalizzate ad arginare il dumping sociale. E così sarà, se il Senato darà il suo via libera: la proposta in discussione riguarda l’introduzione del Decreto Legge 50/2017, già approvato dalla Camera e ora atteso dallo scoglio del Senato. La data ultima per tramutarlo in legge è il 24 giugno prossimo.

La regolamentazione attuale sul distacco in Italia

Nell’attesa che il Senato si esprima sui diversi emendamenti, scopriamo quali sarebbero le novità regolamentari pronte ad entrare in vigore. Tra i principali temi, il distacco è quello che gode di maggiore spazio. Fino ad ora, le aziende straniere che decidono di distaccare un autista in Italia, sono obbligate a presentare una comunicazione preventiva che deve contenere i dati sociali dell’impresa, le generalità dei lavoratori distaccati e le date di inizio e di fine del distacco. Inoltre, all’interno della documentazione, è prevista la dichiarazione del luogo di svolgimento di servizi e la tipologia del servizio stesso erogato. Ma non è tutto: se il distacco viene effettuato per servizi di cabotaggio, sono necessarie ulteriori informazioni, come lo stipendio orario del guidatore e le modalità di rimborso delle spese di viaggio e alloggio. Tutti obblighi che, però, a causa del basso livello sanzionatorio, spesso non vengono rispettati dalle aziende estere. Ecco dove interverrà la nuova normativa: scopriamo di più.

Come cambierà la struttura delle sanzioni

Tutte le comunicazioni appena viste devono essere conservate a bordo del veicolo, in modo che, in caso di controlli stradali, si possa accertare immediatamente la regolarità del trasporto. La nuova regolamentazione prevede che coloro che verranno trovati sprovvisti della documentazione o chi sarà in possesso di un protocollo di documenti non correttamente compilato, potrà arrivare a pagare una sanzione fino a 10 mila euro. Qualora questa sanzione non venisse immediatamente riscossa da parte degli agenti, il veicolo può essere sottoposto a fermo per un massimo di 60 giorni. Un giro di vite intenso, quindi, che potrebbe ridurre i casi di distacco irregolare: questo, almeno, è ciò che si augurano i vertici governativi e tutte le aziende che operano onestamente.

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