Pochi giorni fa, la Commissione Lavoro del Senato ha fornito il suo parere definitivo sulla risoluzione del distacco dei lavoratori, che prevederà norme specifiche per il settore trasporto. Era da qualche settimana, infatti, che la Commissione Europea aveva chiesto un’opinione all’Italia circa la proposta di modifica della direttiva 96/71/CE che fino ad oggi regola il distacco dei lavoratori all’interno dell’Unione europea. L’obiettivo di questo disegno di legge è fissare regole che dovranno essere applicate ogniqualvolta che un lavoratore di un Paese membro dell’Unione presterà il proprio lavoro in un altro Stato dell’UE. Fino ad oggi, infatti, la norma in vigore non tutela molte delle esigenze delle imprese e dei lavoratori che, da tempo e a gran voce, stanno richiedendo al Governo continentale un’azione decisa su questi temi. Con le modifiche su cui è stato chiesto un parere all’Italia, quindi, si fornirebbero risposte importanti agli aspetti più problematici che si stanno incontrando nell’applicazione di questa norma.

Quali aspetti si modificherebbero con il nuovo testo

Entrando nel dettaglio della normativa, il nuovo disegno europeo stabilirebbe, in caso di somministrazione transnazionale eseguita attraverso agenzie comunitarie, un obbligo di comunicazione preventiva e diretta verso le autorità nazionali del Paese in cui si sta svolgendo l’attività. Non solo: ogni Stato dovrà dotarsi di un’anagrafe virtuale in cui registrare sia i lavoratori in uscita che quelli in entrata, indicando i dettagli salariali, anche nella lingua della nazione in cui viene eseguito il lavoro, in modo da rendere più semplici ed immediate le pratiche burocratiche.

L’importanza del distacco dei lavoratori nel settore trasporto

Il tema del distacco dei lavoratori rappresenta un argomento primario per la competitività di tutto il settore trasporti. A confermarlo è stata anche la relatrice del provvedimento, il senatore Maria Spilabotte, che ha proposto numerose osservazioni da inserire all’interno della risoluzione proprio per tutelare chi opera nel segmento trasporto e logistica. A seguito di queste richieste, ora nel testo restituito all’Unione Europea è presente una nota specifica che recita che un’attenzione particolare sarà riservata al settore dell’autotrasporto. Questo perché non è previsto un paragrafo ad hoc nella proposta di direttiva in esame: sarò quindi emanata una normativa dedicata che regolerà completamente il segmento. Ciò significa che, a breve dovrebbero saranno proposti provvedimenti singoli per il settore, in modo da scongiurare il rischio di un depotenziamento a seguito della revisione della direttiva 96/71. In questo modo si eviteranno situazioni spiacevoli quali gli obblighi amministrativi onerosi, la burocrazia lenta ed i diritti sociali inadeguati, che metterebbero un grave freno al rilancio di tutto il settore.

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