In previsione dell’inizio dell’anno nuovo il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) sta vagliando il nuovo piano di divieto di circolazione 2019 per i mezzi pesanti che già suscita molti malumori. Le polemiche riguardano soprattutto la penalizzazione del trasporto pesante che, inevitabilmente, ne paga le conseguenze in termini di produttività. In seguito alla riunione del 13 novembre il MIT sembra intenzionato ad introdurre stop ancora più stringenti per i mezzi pesanti rispetto all’anno scorso. Tale scelta andrebbe a tutto beneficio degli autotrasportatori degli altri paesi che invece non devono rispettare questi divieti. Inoltre, complice l’esplosione dell’autocisterna verificatasi l’estate scorsa a Bologna, è previsto il blocco totale dei veicoli che trasportano merci pericolose in ADR in tutti i fine settimana compresi tra il 25 maggio e l’8 settembre.

La protesta di Unatras

Unatras, il raggruppamento delle principali aziende di autotrasporto, ha inviato una lettera al Ministro Toninelli chiedendo una maggiore flessibilità nei divieti, sottolineando che la penalizzazione del traffico delle merci è un chiaro ostacolo all’incremento del Prodotto Interno Lordo. Unatras ha inoltre avanzato delle richieste per favorire una circolazione più agevole dei mezzi pesanti lungo le tratte stradali ed autostradali italiane.

Cosa chiedono le aziende di autotrasporto?

Innanzitutto Unatras chiede la riduzione delle giornate di divieto e nello specifico l’eliminazione delle giornate di martedì 23 aprile, sabato 29 giugno e sabato 7 settembre poiché non sono previsti picchi di traffico tali da giustificare un blocco dei mezzi pesanti.

Unatras chiede poi di mantenere inalterata la programmazione di agosto, un mese già particolarmente penalizzante per i mezzi pesanti, e di rivedere gli orari del blocco relativamente a quelle fasce in cui non si prevedono picchi di traffico elevati.

Nelle zone relative al viadotto di Polcevera a Genova ed al viadotto Cannatello dell’autostrada A19 Palermo-Catania, che non sono pienamente funzionanti, Unatras chiede di introdurre delle agevolazioni o esenzioni dai divieti o del posticipo dell’entrata in vigore.

Tra le richieste di Unatras c’è la modifica del comma 5 dell’articolo 1, con la richiesta che i trattori isolati possano circolare pur avendo una tara superiore alle 7,5 tonnellate. Le principali aziende di autotrasporto chiedono inoltre di visionare i flussi di traffico rilevati da Aiscat sui quali sono stati impostati i calendari 2019.

Per quanto riguarda le merci pericolose infine Unatras richiede che il divieto venga introdotto solo per quelle comprese nella classe 1 dell’ADR, mantenendo sostanzialmente inalterato il calendario vigente e quello relativo agli anni passati.

La palla adesso passa al MIT che ha il compito non facile di far convivere le esigenze di sicurezza sulle strade italiane e le necessità di mantenere alta la produttività delle aziende di trasporto.

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