Quello del camionista, più che un lavoro, è un vera missione! Chi decide di intraprendere questo percorso professionale sa bene che deve affrontare una serie di sacrifici, a partire dalla lontananza dalla famiglia che può durare ore, giorni o addirittura settimane.

Bisogna poi fare i conti con i problemi fisici che causa la vita da camionista, costretto a stare seduto per ore intere col rischio di assumere posture sbagliate, senza considerare il fatto che deve essere sempre vigile alla guida senza distrazioni, con tutto il carico di stress psicofisico annesso.

Proprio il riposo assume quindi un ruolo determinante per svolgere correttamente questo lavoro senza rischi per se stessi e per gli altri. Il camionista ha bisogno di pause continue per recuperare forze ed energie, ma deve farlo entro i limiti previsti dalla normativa. Dove dormono i camionisti? E in che modo va gestito il riposo settimanale?

La normativa sul riposo settimanale

Per prima cosa è importante capire cosa dice la normativa a proposito del riposo settimanale, fondamentale per una buona qualità del sonno e per guidare in totale sicurezza. Per un camionista la settimana lavorativa inizia lunedì a mezzanotte e termina la domenica successiva sempre a mezzanotte.

Secondo la normativa nell’arco di due settimane l’autotrasportatore deve compiere almeno 2 riposi settimanali di 45 ore ciascuno. Al termine del sesto giorno lavorativo, il camionista deve quindi osservare un riposo settimanale di 45 ore.

Durante il percorso invece il camionista, dopo 4 ore e mezzo di guida, deve fermarsi per una sosta di 45 minuti, che eventualmente può essere suddivisa in due break da 15 e 30 minuti. Se invece percorre 6 ore consecutive alla guida, è obbligato a fermarsi per almeno 30 minuti. Dopo 9 ore di lavoro la pausa invece deve essere di almeno 45 minuti, che può essere suddivisa in 3 pause da 15 minuti ciascuna.

Durante i periodi di pausa è tassativamente vietato svolgere altre attività professionali.

Dove dormono i camionisti?

Una volta chiarita come funziona la pausa per i camionisti, analizziamo adesso dove bisogna dormire per rispettare la normativa. La questione è stata dibattuta a lungo e la Corte di Giustizia Europea ha infine stabilito il divieto assoluto di riposo settimanale in cabina di 48 ore.

La cabina è il luogo dove il camionista trascorre gran parte del suo tempo durante il lavoro, quindi deve essere di dimensioni confortevoli sia per il benessere del guidatore che per la sua sicurezza stradale, e naturalmente quella degli altri.

Molte cabine sono dotate anche di un letto, dove l’autotrasportatore può schiacciare un pisolino durante i break quotidiani. La Corte di Giustizia Europea però, con una sentenza che risale circa ad uno fa e che è stata recepita dal Ministero dell’Interno italiano, vieta ai camionisti di fare il riposo settimanale in cabina.

In tal caso i camionisti devono dormire in apposite strutture. In sostanza possono osservare il riposo nelle loro abitazioni, oppure in hotel e alberghi lungo il percorso. Chi non rispetta questa legge può andare incontro a sanzioni molto salate che arrivano fino a 2.000 euro.

Questa normativa è finalizzata a garantire la migliore qualità del sonno per gli autotrasportatori e innalzare il livello di sicurezza stradale. I camionisti quindi possono dormire nelle loro cabine, ma non durante il riposo settimanale. La cosa migliore sarebbe attivare delle convenzioni con le strutture ricettive, oppure fare ritorno a casa se ci si trova nelle vicinanze del lavoro.

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