Marco Baccini, sindaco di Bagno di Romagna, ha annunciato la riapertura al traffico dei mezzi pesanti fino a 30 tonnellate sulla E45. L’autorizzazione è stata rilasciata direttamente ad Anas dal procuratore della Repubblica Roberto Rossi. Baccini, che ha seguito in prima persona l’evolversi della situazione in costante contatto con i colleghi della Val Tiberina, ha comunicato che la riapertura ufficiale della E45 comprende le 2 corsie ed impone ai mezzi limiti di velocità non superiori ai 50 km/h.
La decisione è stata adottata dai sindaci dei comuni interessati tra cui Mauro Cornioli di Sansepolcro, Claudio Marcelli di Pieve Santo Stefano, Luciano Bacchetta di Città di Castello e Paolo Fratini di San Giustino Umbro. L’apertura della E45 è stata approvata in seguito al parere positivo dell’ingegnere Claudio Modena.
Lavori ancora in corso
Anas dovrà continuare a lavorare per mettere in sicurezza il tratto stradale; in modo particolare sul Ponte Puleto è richiesta la sostituzione dei baggioli e dei guard-rail per garantire la percorribilità della tratta a tutti i mezzi pesanti. Secondo le stime dell’Anas le opere per la messa in sicurezza dovrebbero essere concluse entro la fine di luglio. La notizia viene accolta con piacere da Marco Baccini che ritiene necessaria l’apertura della strada a tutti i mezzi, compresi quelli che arrivano fino a 44 tonnellate.
Gli altri nodi da sciogliere
Il Ponte Puleto è stato sequestrato circa 175 giorni fa causando un notevole problema di viabilità e provocando danni economici e logistici non indifferenti alle aziende della zona. Come sottolinea Baccini, la tempistica è stata molto lunga e, anche se la soluzione sembra ormai vicina, ci sono ancora molti nodi che devono essere sciolti quanto prima. Per questo motivo, il sindaco di Bagno di Romagna è intenzionato a scrivere ai Ministri per risolvere le questioni rimaste in sospeso.
Innanzitutto, è richiesta un’azione concreta ed efficiente per sbloccare definitivamente l’avvio del cantiere di ripristino della vecchia ex 3bis Tiberina. Inoltre bisogna risolvere la questione legata alla viabilità interna che ha subito diversi danni a causa delle deviazioni del traffico. Secondo Rossi spetta al Governo investire le risorse necessarie per ripristinare la viabilità interna e non, a Province e Comuni. Una soluzione per il Governo potrebbe essere quella di rivolgersi ad Autostrade per l’Italia in virtù dei maggiori incassi derivanti proprio dalla deviazione del traffico della E45.
Gli addetti ai lavori infine stanno stilando i parametri secondo i quali distribuire i 10 milioni messi a disposizione del Governo. In totale sono 500mila euro destinati alle aziende del territorio ed agli 8 lavoratori dipendenti.
1 Commento
In pratica, secondo voi, sulla suddetta superstrada possono circolare solo autotreni ed autoarticolati vuoti. Perché carichi, arrivano a pesare 44 ton.