L’emergenza Coronavirus si è abbattuta come uno tsunami su tutta l’Italia, compreso il settore dell’autotrasporto che rappresenta la spina dorsale dell’intera economia italiana. Ormai tutta l’Italia è zona rossa, situazione che ha generato caos e panico tra gli stessi autotrasportatori. Molti camionisti provenienti dall’estero hanno paura ad entrare in territorio italiano e qualche giorno fa un autotrasportatore proveniente dalla Germania e diretto a Gorizia si è addirittura rifiutato di varcare i confini del nostro paese. La paura degli autotrasportatori non è solo quella di contrarre il virus, ma di restare in quarantena e quindi di non poter rientrare in patria prima di 15 giorni.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ad inizio marzo ha convocato i rappresentati delle principali confederazioni che accolgono le aziende impiegate nel settore del trasporto per fare fronte comune e trovare soluzioni accettabili per tutti.
Sono fioccate quindi le proposte dalle varie confederazioni per affrontare in modo maturo e responsabile questa situazione, nella quale tutti gli attori sono chiamati a fare un sacrificio per il bene nazionale.
Le proposte di Confetra e Conftrasporto
Guido Nicolini, presidente di Confetra, innanzitutto ha chiesto che l’incontro tenutosi lo scorso 2 marzo si trasformasse in una vera “task force” permanente, poiché una singola riunione non avrebbe potuto risolvere il problema. Da un punto di vista economico chiede invece al Governo di adottare misure compensative a fronte del crollo dei volumi previsti nei mesi successivi.
Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto, chiede al Governo di adottare linee-guida chiare e trasparenti e di sostenere il lavoro in termini contributivi e di ammortizzatori sociali da destinare sia alle piccole e medie imprese sia alle cooperative. Poiché l’emergenza coronavirus ha bloccato diverse attività di natura burocratica e normativa, Russo chiede inoltre di allungare le domande per il superammortamento fino a 4 mesi e di prorogare tramite un decreto dirigenziale i corsi obbligatori per rinnovare e conseguire la CQC. Infine ha proposto di fornire aiuti alla filiera per l’approvvigionamento del GNL (Gas Naturale Liquefatto) che in gran parte proviene dalla Spagna e dalla Francia.
Le proposte di Confartigianato
Confartigianato, in rappresentanza di numerose federazioni di categoria, ha chiesto per bocca del presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani di adottare misure a tutela dei dipendenti come la cassa integrazione in deroga per le piccole imprese. Chiede inoltre di adottare misure specifiche per le scadenze degli imprenditori mantenendo la loro liquidità nei prossimi mesi. Il ministro De Micheli, preso atto delle proposte delle varie confederazioni, ha annunciato quanto prima che emanerà dei decreti urgenti finalizzati a mantenere la liquidità di cassa delle aziende di determinate filiere che saranno particolarmente penalizzate dall’attuale situazione con una notevole riduzione del fatturato.
Nessun commento