L’inizio del 2020 purtroppo è stato funestato da una serie di incidenti stradali molto gravi e la causa principale è stato l’eccesso di alcol. Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto, ritiene che sia giunto il momento di intervenire in modo deciso ed efficace per risolvere il problema della guida in stato di ebbrezza.
Uggè propone di rendere obbligatorio un sistema collegato ad un etilometro che in automatico blocca il motore del mezzo se rileva un tasso alcolemico superiore alla norma. In questo modo si previene il problema impedendo ad autisti ubriachi di mettersi pericolosamente al volante rappresentando un pericolo per se stessi e per gli altri utenti della strada.
L’etilometro digitale che blocca il motore esiste già
In realtà in commercio esistono già numerosi dispositivi simili che si sono diffusi sia in Italia che in Europa e vengono utilizzati da diverse aziende di autotrasporto. Si tratta di un etilometro digitale da applicare sul soffitto del veicolo all’altezza del parabrezza, capace tramite degli appositi sensori di rilevare il tasso alcolemico e capire se il guidatore ha bevuto o meno. In caso positivo si attivano una serie di provvedimenti pre-impostati come il blocco del motore, l’attivazione delle quattro frecce, il suono del clacson a ripetizione e addirittura l’invio di un sms al datore di lavoro.
Un dispositivo simile esiste anche in Svezia e si chiama “Alcol Lock”. In tal caso il guidatore prima di mettersi alla guida deve soffiare nell’etilometro e, se il tasso alcolemico supera i limiti di legge, il mezzo non parte. In questi anni la Commissione Europea ha valutato l’ipotesi di rendere obbligatorio un dispositivo simile su auto e camion, come suggerito appunto da Uggè, ma non sono mai state prese decisioni definitive sulla questione.
Uggè chiede un incontro immediato tra forze politiche ed esperti del settore
Uggè ha chiesto al Governo una maggiore attenzione sui temi più importanti e scottanti relativi alla mobilità. Il vicepresidente ritiene che sia necessario concedere le revisioni dei camion anche alle officine private per velocizzare le operazioni e chiede che venga modificata la norma che permette la circolazione di veicoli con massa complessiva fino a 108 tonnellate senza un’autorizzazione specifica all’autotrasporto eccezionale. Questa situazione determinerebbe un peggioramento delle strade e delle infrastrutture stradali a discapito della sicurezza stradale.
In conclusione Uggè chiede urgentemente un incontro tra rappresentati del Governo, forze politiche ed esperti che conoscono bene le problematiche del settore del trasporto pesante e sanno quindi come intervenire con competenza e professionalità.
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