Lo scorso 23 settembre François de Rugy, il Ministro dell’Ambiente della Francia, ha annunciato una nuova tassa indirizzata esclusivamente ai mezzi pesanti stranieri che attraversano il confine francese. Questa direttiva, finalizzata ad evitare la contrapposizione con gli autotrasportatori stranieri, non toccherà invece i camionisti nazionali. La normativa, ancora in stato embrionale, si rifà all’ecotaxe del 2014 che però non entrò mai in vigore. Quella normativa infatti fu accusata di cattiva gestione della fiscalità ecologica, quindi la nuova direttiva sarà riformulata sicuramente in termini diversi e più efficienti.

Le modalità del pedaggio non sono state ancora definite, ma la notizia già sta suscitando molto clamore tra le principali associazioni francesi dell’autotrasporto.

François de Rugy spiega le motivazioni del pedaggio

François de Rugy nel suo intervento ha spiegato quali sono state le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Secondo il Ministro dell’Ambiente francese molti autotrasportatori stranieri attraversano il confine transalpino senza neanche fare il pieno, quindi non pagano le tasse per il carburante e per l’usura delle strade.

Il Ministro ha inoltre spiegato che, come avviene già in altri Paesi europei, si tratta di una vignetta destinata a tassare i camionisti stranieri che attraversano la Francia senza fermarsi. La notizia ovviamente interessa molto da vicino anche i camionisti italiani, che spesso attraversano il confine con la Francia e quindi sarebbero sottoposti a loro volta ad una nuova tassazione.

Associazioni francesi dell’autotrasporto in agitazione: le proteste di Fntr ed Otre

Il provvedimento però non è stato per nulla gradito dalle principali associazioni francesi dell’autotrasporto. Fntr ed Otre sono subito passate al contrattacco ribadendo in coro il loro forte “no”. Secondo le due associazioni attualmente il trasporto stradale versa nelle casse dello Stato 39 miliardi di euro, dei quali ne vengono reinvestiti in infrastrutture solo 13,3 miliardi. Secondo Fntr ed Otre sarebbe quindi sufficiente un maggior investimento per la manutenzione delle strade, piuttosto che tassare i camionisti stranieri.

Dal canto suo de Rugy sostiene che questo progetto punta a finanziare gli investimenti sulla rete stradale per evitare incidenti come quelli del ponte Morandi a Genova. Il Ministro afferma inoltre che non si tratta di una vera e propria ecotassa sui mezzi pesanti, ma una tipologia di tassazione che colpirebbe esclusivamente i camion stranieri che attraversano il confine francese senza fermarsi. La partita è aperta e vede coinvolti numerosi attori, tra cui potrebbero rientrare anche le associazioni di autotrasporto italiano. Dopo lo scontro Italia-Francia a livello politico potrebbe aprirsi una nuova frizione relativa alla logistica ed al trasporto.

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