Sta facendo molto discutere un’applicazione sviluppata per gli smartphone aziendali che consente all’azienda di geolocalizzare la posizione degli autisti durante le fasi di consegna. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, come comunicato da Anita, ha dato il via libera all’utilizzo di questa applicazione, ma entro limiti precisi nel pieno rispetto della tutela della privacy del lavoratore.
Innanzitutto l’applicazione può essere usata solo dall’impresa di trasporto titolare e non può essere ceduta a terzi. La geolocalizzazione inoltre non può essere attivata in qualsiasi momento, ma solo quando viene consegnata la merce o quando ne fa esplicita richiesta l’autotrasportatore in caso di mezzo in panne o di altre difficoltà.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha quindi dato il via libera all’utilizzo di questo sistema di geolocalizzazione entro però precisi termini e condizioni.
I limiti entro cui utilizzare la geolocalizzazione
L’azienda che decide di utilizzare l’app per la geolocalizzazione ha il dovere di informare il lavoratore con una comunicazione scritta, evidenziando le modalità di funzionamento, le finalità per le quali si attiva la funzione e le tempistiche dell’effettuazione dei controlli. Ogni modifica relativa alle modalità di funzionamento, alla conservazione dei dati o alla loro gestione deve essere comunicata tempestivamente al lavoratore sempre nel rispetto della sua privacy.
L’installazione e l’utilizzo dell’applicazione, il trattamento, la conservazione e la protezione dei dati e di tutte le informazioni raccolte devono svolgersi entro un quadro normativo chiaro e finalizzato a proteggere i dati personali dei lavoratori.
Solo i soggetti incaricati possono accedere ai dati raccolti e tale accesso viene tracciato in modo chiaro e trasparente tramite determinate funzionalità che spiegano quali dati vengono monitorati e per quale motivo. Tutti i “log di accesso” vengono conservati per un periodo limitato nel tempo che non deve essere superiore a quello necessario per la finalità di raccolta dei dati.
I vantaggi per gli autotrasportatori
La normativa è molto ferrea in tema di protezione dei dati personali, quindi gli autotrasportatori possono lavorare in totale libertà e soprattutto con uno strumento in più a disposizione per la loro sicurezza personale sul lavoro.
Il dispositivo di geolocalizzazione può infatti essere attivato direttamente dagli autotrasportatori in caso di emergenza, comunicando al loro datore di lavoro eventuali guasti o malfunzionamenti del mezzo oppure chiedendo soccorso in caso di incidente o di malore improvviso.
In tal senso questo strumento, oltre a garantire la tutela della privacy dei lavoratori, rappresenta un valido aiuto per i camionisti ed in generale per la sicurezza stradale.
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