Dal 1990 al 2018 la Dg Competition, la Direzione Generale che nella Commissione Europea tutela la concorrenza nell’area dell’Unione, ha comminato la bellezza di 30 miliardi di euro di multe ad aziende che hanno ristretto volontariamente la concorrenza a tutto svantaggio dei consumatori. In alcuni casi si sono configurati dei veri e propri cartelli creatisi tramite accordi illeciti sottobanco.

Il settore dei camion si è conquistato il poco onorifico primo posto tra quelli più multati, tant’è che è stato individuato un vero e proprio cartello dei camion definito “Trucks” comprensivo di diverse aziende di fama nazionale ed internazionale, tra cui l’italiana Iveco.

Sanzioni Antitrust in costante crescita

A dire il vero l’atteggiamento iniziale della Dg Competition è stato anche abbastanza “soft” e tollerante, poiché tra il 1990 ed il 1994 sono state comminate 539 milioni di multe corrispondenti a 52 decisioni, cioè singoli provvedimenti sanzionatori. Sanzioni blande anche nel quadriennio 1995-1999 con 292 milioni di multe per 45 decisioni. Le cose cambiano a cavallo tra il 2000 ed il 2004, quando le multe ammontano a 3,4 miliardi di euro con 157 decisioni. Va ancora peggio tra il 2005 ed il 2009, quando si raggiunge la cifra “monstre” di 9,4 miliardi di euro con 200 decisioni. Tra il 2010 ed il 2014 le multe arrivano a 7,9 miliardi di euro con 184 decisioni; tra il 2015 ed i primi 3 mesi del 2018 toccano i 6,8 miliardi di euro con 88 decisioni. A partire dal 2014 il report rilasciato dalla Dg Competition è ancora più dettagliato anno per anno. Nel 2014 le multe sono arrivate a 1,6 miliardi, nel 2015 a 363 milioni, nel 2016 a 3,7 miliardi, nel 2017 a 1,9 miliardi e nei primi 3 mesi del 2018 a 800 milioni.

I cartelli e le aziende più multati

L’Antitrust UE ha elencato i cartelli più sanzionati classificati per l’entità dell’ammenda complessiva. Come anticipato precedentemente il primato spetta ad un cartello di camion operante tra il 2016 ed il 2017, denominato “Trucks”, che comprende diverse aziende produttrici di camion e di mezzi pesanti per una multa totale di 3,7 miliardi di euro. Al secondo posto si è collocato il cartello di produttori di televisori e monitor del computer (1,4 miliardi di euro nel 2012) ed al terzo posto il cartello delle banche (1,3 miliardi di euro tra il 2013 ed il 2016).

Nella top ten delle singole società maggiormente multate ci sono ben 5 produttori di camion e addirittura 3 ai primi 3 posti. Il poco gratificante primato spetta a Daimler con 1 miliardo di euro di multa; al secondo posto c’è Scania con 880 milioni di euro; sul gradino più basso del podio si piazza DAF con 752 milioni di euro. Gli altri due brand sono Volvo/Renault al settimo posto con 670 milioni di euro e Iveco al decimo posto con 494 milioni di euro.

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