Sono stati appena approvati 10 miliardi di euro in più per rilanciare i diversi settori produttivi nazionali, ma l’autotrasporto non può essere così felice. Se da un lato, infatti, le associazioni di categoria come Anfia, Anita e Unrae sorridono per il Piano Nazionale Industria 4.0, che con le maggiori risorse a disposizione farà crescere e sviluppare gli investimenti industriali, dall’altro rimane inspiegabile la scelta di ridurre la maggiorazione del superammortamento per i veicoli e per gli altri mezzi di trasporto dal 140% al 120%, soprattutto alla luce dell’aumento dello stesso valore dal 140% al 250% per tutti i prodotti legati al segmento manifatturiero. Il settore della logistica e il trasporto merci, come noto, si colloca trasversalmente su ogni singola parte della filiera della economia nazionale: ridurre i benefici per le imprese di questo ramo che decidono di investire, significa mettere un grande freno alla crescita complessiva dell’intero Paese.

Chiara la posizione di Anfia e Anita

Il commento di Aurelio Nervo, Presidente di Anfia, alla decisione del Governo non si è fatto attendere. Secondo il numero uno dell’Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche, il Piano 4.0 è da considerarsi un ottimo strumento nel suo complesso. Tuttavia la riduzione al 120% della maggiorazione del superammortamento per i veicoli e altri mezzi di trasporto è un penalità ingiusta che delinea un trattamento non paritetico tra i vari settori. Anche il Presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ci tiene a sottolineare la bontà del provvedimento nella sua interezza, ma al tempo stesso dichiara che potrebbero essere devastanti per il settore le ripercussioni negative di una riduzione dell’incentivo fiscale per le imprese che investono nell’acquisto di veicoli nuovi. Per questo motivo è lo stesso Baumgartner a chiedere ai vertici statali di rivedere il Piano, riportando la maggiorazione del superammortamento al 140% anche per l’acquisto di veicoli. Ciò rappresenterebbe il giusto incentivo per rinnovare le flotte aziendali e svecchiamento il parco autoveicoli in circolazione.

Fenoglio non risparmia le critiche al provvedimento

Il Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, Franco Fenoglio, non ha usato mezze misure nel commentare il provvedimento. Il mercato dei veicoli industriali in Italia, in questi anni, è riuscito ad abbandonare le sabbie mobili della crisi, indirizzandosi verso la sostenibilità e l’innovazione. La rimodulazione del superammortamento potrà mettere fine a questa virtuosa crescita, con un calo nelle vendite che si farà sentire già ad inizio 2017. L’impatto, secondo Fenoglio, sarà tutt’altro che trascurabile. Come fatto da Antia, anche Unrae ha invitato il Governo a ripensare alla decisione, con la convinzione che il ripristino del 140% come alleggerimento fiscale possa essere la soluzione migliore per proseguire nel processo di ammodernamento dei veicoli da parte delle imprese.

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