È scattata ufficialmente lo scorso 22 marzo la campagna di comunicazione del Ministero dei Trasporti sulla sicurezza stradale, denominata #sullabuonastrada, associata ad uno slogan forte e chiaro, “Tornare indietro è impossibile: resta sulla buona strada”. Un messaggio che si rivolge trasversalmente a tutti coloro che circolano in strada e che mira a far mantenere sempre elevato il livello di attenzione sui potenziali rischi dovuti all’utilizzo dei veicoli. In particolare, l’obiettivo della campagna del MIT è quello di sensibilizzare i guidatori al massimo rispetto delle norme del Codice della strada: stando alle statistiche, infatti, la maggior parte degli incidenti è causato da negligenze e da comportamenti che violano le regole imposte per la circolazione. Non solo: i dati raccolti nel 2015 hanno indicato un aumento del numero delle vittime delle strada, pari all’1%, e questo trend ha spinto i vertici governativi a lanciare un forte messaggio alla cittadinanza proprio attraverso questa campagna di sensibilizzazione. Fortunatamente l’Istat ha anche registrato una diminuzione degli incidenti, con un -2,9% rispetto al 2014, e dei feriti, in calo del 3,8%. Nonostante ciò, però, l’obiettivo posto dall’Unione Europea di dimezzare il numero delle vittime per incidente dal 2010 al 2020 sembra ancora molto lontano.

Il MIT scende in campo per la sicurezza

E’ stato in prima persona il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio a presentare la nuova campagna #sullabuonastrada. Il Ministro ha sottolineato che mettersi in strada rimane sempre una cosa seria, da non sottovalutare mai, in nessuna occasione. Le cause degli incidenti mortali, ha spiegato Delrio, sono infatti per lo più da ascrivere a comportamenti personali dovuti spesso alla superficialità, che è necessario combattere con l’aiuto e l’impegno di tutti. Per questa ragione anche il solo rispetto di misure semplici come, ad esempio, l’utilizzo delle cinture, sia anteriori che posteriori, può essere fondamentale nel salvare vite umane.

Gli spot #sullabuonastrada

Saranno ben cinque gli spot legati alla campagna, con sei persone protagoniste impegnate a raccontare come un comportamento sbagliato possa essere fatale, per sempre. Basta una disattenzione per cambiare in un istante le sorti della propria vita, o di quella degli altri. Negli spot si parlerà di uso delle cinture di sicurezza, di distrazioni alla guida, divisibilità da parte dei ciclisti e di velocità. Ma non è tutto: al centro dell’attenzione ci saranno anche i dispositivi di sicurezza per bambini, spesso vittime innocenti e inconsapevoli di coloro che non dimostrano alcun senso civico durante la guida.

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