Dallo scorso venerdì 1 luglio 2016 gli autisti stranieri che si trovano a viaggiare in territorio francese potranno godere dei benefici della nuova normativa legata al salario minimo. Ciò significa che tutte le aziende che operano nel segmento del trasporto e della logistica che fondano parte dei loro tragitti sulle strade transalpine devono adeguarsi in fretta. La Francia, infatti, non ha voluto sentire ragioni da parte della Commissione Europea, e ha dato avvio alle nuove condizioni legate alla cosiddetta Legge Macron, ovvero l’insieme di norme che impongono agli autotrasportatori stranieri l’adeguamento alle norme locali sul salario minimo. Nello specifico, tutte le società estere con presenza di camion in territorio francese per svolgere attività di carico, scarico o cabotaggio, devono obbligatoriamente compilare e inviare al Governo transalpino un apposito modulo, definito attestato di distacco, nonché decretare un rappresentante sul suolo estero.

Come si applica la Legge Macron

Il testo pubblicato dal ministero dei Trasporti francese cerca di chiarire le caratteristiche di applicazione della Legge Macron all’autotrasporto. La norma, infatti, si applica a due specifiche categorie aziendali: innanzitutto verso quelle società che esercitano in Francia attività di trasporto terrestre, su strada o fluviale, e poi verso le imprese che distaccano almeno un dipendente, in modo temporaneo, sul territorio francese. E’ importante sottolineare come il ministero transalpino specifichi che tali disposizioni relative ai trasporti terrestri non sono applicabili alle aziende che non hanno la qualifica di aziende di trasporto per conto terzi in Italia. Inoltre anche i titolari del veicolo alla guida del proprio camion sono esenti dall’obbligo del salario minimo. In questo scenario rientrano quindi anche i lavoratori indipendenti, completamente esentati dagli obblighi in materia, e quindi liberi di non dover fornire i documenti attestanti la loro situazione che può essere, come di consueto, accertata in modo tradizionale attraverso la consultazione dei documenti necessari all’adempimento della regolamentazione generale francese legata al settore trasporti.

Alcune utili precisazioni per chi transita in Francia

La domanda, in molti, potrebbe nascere spontanea: il semplice passaggio sul territorio nazionale francese darebbe luogo applicazione del salario minimo? La risposta è no: è lo stesso ministero a dirlo, spiegando che il transito in Francia, ovviamente, può non essere finalizzato al carico o scarico di merci o all’imbarco o sbarco di passeggeri. Non rientrando, quindi, nei criteri di applicazione del diritto di distacco, il mero passaggio su strada non è soggetto ad alcun obbligo di dichiarazione né di adeguamento retributivo.

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