Comparando gli stipendi medi dei camionisti in Italia oggi con quelli di 10 anni fa vien da dire che “si stava meglio quando si stava peggio”. La retribuzione odierna di un autotrasportatore italiano è inferiore del 10% rispetto al 2010 secondo i dati stilati da un report dell’European Trade Union Institute e del centro studi della Confederazione europea dei sindacati (CES).

Nella stessa situazione ci sono altri 5 paesi (Spagna, Grecia, Croazia, Cipro e Portogallo) che si trovano addirittura in condizioni peggiori rispetto all’Italia. In Spagna e in Portogallo la retribuzione media è infatti calata rispetto a 10 anni fa del 4%, mentre in Grecia addirittura del 15%. Questi dati fanno capire che la crisi, almeno per molti camionisti professionisti, in realtà non è mai finita.

Le differenze tra le retribuzioni dei camionisti

Sono diversi i fattori che incidono sulle retribuzioni dei camionisti come ad esempio le tipologie di lavoro svolte e le aree di operatività. In medio lo stipendio di un autotrasportatore si aggira sui 1.750 euro netti, toccando un minimo di 1.300 euro ed un massimo di 3.000 euro. Ovviamente chi svolge lavori che richiedono poche conoscenze tecniche e che si svolgono su tratte regionali ha uno stipendio più basso. Diversamente chi ha una lunga esperienza, è impegnato in trasporti che richiedono una maggiore qualifica (come il trasporto di merci pericolose) e percorre tratte internazionali ha una retribuzione maggiore.

Questo nella teoria, poiché nella pratica la situazione è abbastanza variegata. Ci sono ad esempio professionisti che lavorano come distaccati o somministrati, chi ha una retribuzione molto bassa e deve far ricorso alle indennità ed alle trasferte e chi deve firmare addirittura contratti di diritto di altri paesi.

Tenendo presente tutte queste variabili il salario medio reale, che secondo i contratti collettivi dovrebbe essere di almeno 1.750 euro, cala drasticamente fino a 1.400-1.500 euro.

Le problematiche dell’autotrasporto italiano

L’autotrasporto italiano deve purtroppo far fronte ad un mercato estremamente “competitivo” e a tratti anche sleale. Soprattutto nei paesi dell’Est Europa i salari minimi sono molto bassi e quindi risulta complicato competere. In Slovenia il salario minimo si aggira sui 791 euro, in Polonia sui 434 ero, in Slovacchia sui 405 euro, in Repubblica Ceca sui 366 euro, in Ungheria sui 351 euro, in Romania sui 280 euro ed in Bulgaria sui 214 euro.

Guardando l’altra faccia della medaglia, lo stipendio medio degli autisti in altri paesi sale vertiginosamente rispetto ai colleghi italiani. In Germania la retribuzione media si attesta sui 2.200 euro ed in Svizzera, che comunque non fa parte dell’Unione Europea e dove il costo della vita media è più alta, la retribuzione si aggira sui 4.550 euro.

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