Si è da poco conclusa l’edizione 2015 della Dakar, disputata in 13 tappe attraversando ben 3 diversi Stati, nell’ordine Argentina, Cile e Bolivia. Un tour itinerante che, durante le ultime sessioni di gara, è tornato a far visita al territorio argentino, da dove la competizione aveva preso il via il 4 gennaio, per terminare la corsa, con l’ultima prova speciale, nei pressi di Buenos Aires, a Baradero. Una manifestazione che, come di consueto, ha visto sfrecciare sui territori impervi anche i camion.

Il trionfo di Kamaz

La battaglia andata in scena sul percorso sudamericano è stata teatro di un accesissimo confronto tra le più quotate case costruttrici come Iveco, MAN e Kamaz. Una sfida tutta europea, dalla quale è stata la Russia ad uscire vincitrice. Il podio della competizione Trucks, infatti, è stato interamente monopolizzato da 3 piloti al volante degli automezzi provenienti dall’Est. Il campione della Dakar 2015, Airat Mardeev, ha messo in mostra tutte le potenzialità del suo automezzo, portandolo al trionfo, tappa dopo tappa. L’affidabilità della Kamaz trova conferma, come detto, anche nel 2° e nel 3° posto conquistati nella manifestazione, tutti con un buon margine di distacco dalle dirette inseguitrici.

Iveco, l’orgoglio italiano ha lasciato il segno

Non va male nemmeno alla nostrana Iveco, capace di piazzare nella Top 10 di categoria ben 2 dei 3 automezzi presentati al via. Un risultato che è stato frutto di una costante crescita lungo tutte le settimane di gara.
I 3 camion della casa produttrice di Torino, infatti, hanno subito un pesante distacco nelle prime prove speciali, ma sono riuscite, nelle ultime 3 tappe, a strappare altrettante vittorie all’intera concorrenza. Come confermato dalle parole di Pierre Lahutte, Iveco Brand President, questo è stato il segno tangibile dell’affidabilità dei mezzi firmati Iveco che sono riusciti a primeggiare durante le tappe più dure e difficoltose di tutta la competizione.
Hans Stacey, nella 13esima ed ultima tappa, ha conquistato il primo gradino del podio, consolidando il 6° posto nella classifica generale. Una speciale difficilissima, come dichiarato dai membri dell’organizzazione, che, in virtù delle avverse condizioni meteorologiche, è stata addirittura ridotta nel percorso per evitare che i veicoli in gara incappassero in gravi problemi dovuti all’inondazione delle strade.

Una soddisfazione condivisa con tutta la squadra: Lahutte ha voluto infatti sottolineare il gesto del pilota spagnolo Pep Vila che, durante la quarta tappa, ha fermato il suo mezzo per aiutare il compagno De Rooy, in difficoltà con il suo veicolo. Uno spirito di squadra, conclude Lahuette, che rappresenta la stessa passione ed il medesimo impegno che quotidianamente Iveco mette al servizio delle proprie produzioni e dei clienti.

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