La Commissione per la Sicurezza Stradale e la Polizia Stradale hanno stilato un rapporto che analizza la percentuale e le cause degli incidenti stradali nel 2018. La distrazione al volante è risultata la causa principale della maggior parte dei sinistri e nel 15% dei casi ha visto coinvolti mezzi superiori a 7,5 tonnellate, frutto anche dell’aumento del traffico nei primi 6 mesi del 2018 rispetto all’anno precedente. Inoltre in un caso su 4 l’incidente è riconducibile ad un errore o un comportamento poco virtuoso di chi era al volante. Basti pensare che sono nei primi mesi del 2018 si contavano già ben 4.730 incidenti stradali.

Le principali cause degli incidenti stradali

Come detto precedentemente una delle cause principali dell’aumento degli incidenti stradali è il notevole incremento su strade urbane ed extraurbane del traffico, cresciuto del 3,2%. Altra causa principale è la distrazione, infatti su 634 incidenti ben 336 sono riconducibili alla responsabilità diretta del conducente del mezzo. In base al rapporto stilato dalla Polizia Stradale il 23,3% degli autisti con responsabilità diretta era distratto e solo in alcuni casi si è trattato di colpi di sonno o di malori.

Nel 13,6% dei casi gli incidenti sono riconducibili al mancato rispetto della distanza di sicurezza, un vizio purtroppo tipico di molti conducenti italiani. Nel 6,1% degli incidenti stradali con camion le cause dipendono dal superamento dei limiti di velocità. L’inefficienza del mezzo che può provocare frenate prolungate o pericolosi sbandamenti è la causa dei sinistri nell’1,6% dei casi.

Fortunatamente si riscontra un netto calo degli incidenti causati da guida in stato di ebbrezza o sotto effetti stupefacenti, grazie anche ai controlli sempre più serrati con l’etilometro. In totale solo lo 0,9% degli incidenti è riconducibile all’utilizzo di droghe o sostanza stupefacenti, malori o colpi di sonno.

In seguito ai controlli effettuati sulle strade urbane ed extraurbane emerge un dato piuttosto curioso: a differenza di quanto si possa pensare la maggior parte degli incidenti non si concentra nel weekend, quanto piuttosto il giovedì (22 incidenti di media). Dare una spiegazione è difficile ma probabilmente si tratta di un giorno di metà-fine settimana in cui si comincia ad essere piuttosto stanchi e si è già proiettati verso il weekend.

Maggiori controlli garantiscono il rispetto delle regole

Snocciolando un po’ i numeri sono stati controllati 296.692 veicoli, l’equivalente di circa 3.381 milioni di giornate lavorative. Il dato positivo è che questi controlli impongono il rispetto delle regole e contrastano in maniera efficace comportamenti disonesti come la manomissione dei cronotachigrafi, il cabotaggio stradale ed il mancato rispetto delle ore di riposo settimanali e giornaliere.

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