E’ senza dubbio uno dei problemi più spinosi e difficili da sradicare dell’autotrasporto europeo: stiamo parlando del dumping sociale. Per i pochi che non lo conoscessero, il dumping sociale è la pratica di localizzazione delle attività che alcune imprese mettono in atto in territori in cui possono beneficiare di disposizioni meno restrittive in tema di gestione del lavoro e di livelli di salari inferiori da riconoscere ai dipendenti. Una piaga che mina la regolarità della concorrenza e che l’Unione Europea sta tentando di debellare, con poco successo. Da qui sorge una domanda: come si combatte davvero il dumping sociale? Rispondere è tutt’altro che semplice, considerato che i numerosi tentativi messi in atto non solo dall’UE ma anche dai Paesi maggiormente colpiti da questa pratica non hanno sortito gli effetti sperati. Ora però è la Francia a riprovarci, con una nuova idea. Scopriamone di più.

Cosa succede in Francia

Se le soluzioni adottate internamente in Italia non hanno scaturito gli effetti sperati, è lecito alzare lo sguardo verso i Paesi a noi vicini, provando a capire se le loro misure d’emergenza per la protezione del settore hanno migliore fortuna. Questa volta non serve guardare molto lontano: i cugini transalpini, infatti, hanno pensato ad una nuova soluzione – appena approvata dal Parlamento di Francia – per cercare di chiudere l’emorragia del dumping sociale. Il decreto, fortemente voluto dal governo francese, ha fissato l’obbligo di versare 40 euro per ogni lavoratore distaccato. Tale importo è stato calcolato come contributo forfait con cui è possibile compensare i costi di attuazione e di funzionamento del sistema di dematerializzazione e i relativi controlli di correttezza sulle attività svolte.

Una soluzione vincente? Lo scopriremo presto

Con questo decreto il governo transalpino ha voluto lanciare un messaggio forte, in primis, a tutte le aziende che delocalizzano, ma anche all’Unione Europea che, nonostante i precedenti tentativi di sradicare il dumping sociale, non sta dando seguito con azioni mirate. La Francia, quindi, ha deciso di fare da sé: con la nuova normativa, ogni datore di lavoro con sede non francese che distacca i dipendenti in Francia dovrà versare i 40 euro direttamente online, attraverso un portale dedicato che faciliterà il monitoraggio dell’avvenuto pagamento. Questa nuova misura di controllo entrerà in vigore non appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Al momento, infatti, manca ancora la definizione delle condizioni per l’attuazione e del funzionamento del sistema di pagamento elettronico. I vertici francesi hanno comunque assicurato che entro la fine del 2017 la nuova regolamentazione sarà pienamente operativa.

la casa fuso inserisce il Canter Eco Hybrid
Articolo precedente

Le città conquistate dall’ibrido Fuso Canter Eco Hybrid

Dati di maggio 2017 per i costi dell'autotrasporto
Articolo successivo

Costi esercizio autotrasporto: ecco i dati di maggio 2017

Nessun commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *