Il mondo dell’autotrasporto non è mai stato così unito come in questo momento: alla base della forte coesione c’è la richiesta che qualche giorno fa è stata avanzata al Governo e al Ministero dei Trasporti da alcune sigle simbolo del settore. Dopo aver, infatti, valutato tutte le ragioni che hanno spinto i vertici nazionali a stilare il calendario dei divieti 2016Anita e Unatras hanno ufficialmente inviato la domanda per eliminare tutti i venerdì dal calendario dei blocchi alla circolazione dei mezzi pesanti. Un messaggio forte che tutto il segmento sta dando agli alti vertici e che in particolare punta l’attenzione su venerdì 29 luglio, un giorno fondamentale per le produzioni nazionali e per il trasporto stesso. All’interno del comunicato congiunto le associazioni dell’autotrasporto Anita e Unatras spiegano le motivazioni per cui sono giunti a definire questa richiesta. Secondo loro, infatti, il calendario può rappresentare lo strumento ideale per rilanciare la produttività e la competitività delle imprese del settore autotrasporto e logistica. Per tale ragione non solo gli automobilisti devono essere tutelati, ma l’intero sistema Paese, attraverso una pianificazione che sappia tenere conto dei benefici complessivi di chi è presente in strada.

Misura a costo zero: per lo Stato sì, per le imprese no

Anita e Unatras tengono a precisare come il calendario dei divieti sia una misura a costo zero per lo Stato e, talvolta, per questo motivo viene presa un po’ troppo alla leggera, nonostante sia importante e vitale per le imprese. Le associazioni, pienamente consce delle necessità di conciliare le esigenze degli automobilisti e quelle del mondo produttivo, ci tengono anche a sottolineare come il grande livello di attenzione che viene riservato agli utenti privati deve essere al pari di quello che deve essere tenuto nei confronti del mondo economico e produttivo e, all’interno di questi, verso l’autotrasporto su gomma.

I motivi della richiesta

Seppure la domanda di annullamento di tutti i venerdì di divieto non verrà accettata, le associazioni sperano che almeno sul 29 luglio ci sia apertura da parte delle autorità. A fine luglio, infatti, le fabbriche lavorano a pieno regime per inviare e spedire le merci prima della pausa estiva: inserire un divieto di circolazione dei mezzi pesanti proprio in quel giorno, metterebbe alla corda tutta l’economia del Paese. Da ultimo, Anita e Unatras richiedono che vengano resi pubblici i dati statistici sui flussi di traffico della rete autostradale, in modo da poter anch’esse valutare la bontà con il quale è stato stilato il calendario.

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6 Commenti

  1. Alessandro Palma
    30 Dicembre 2015 at 11:39 — Rispondi

    Vadano a fare qualche multa salata ai ciclisti….sono sulla strada in tre o quattro….e cavoli hanno in fianco ciclabili nuove di zecca che costano qualche milione di euro…non per cattiveria ma un guidatore in genere….qualsiasi mezzo possa guidare…ha un sacco di segnali, divieti e obblighi da rispettare…oh i ciclisti passano cin rossi, blu e verdi….vado anche io in bici…ma con un po di educazione. …anche perche dico io. …se un ciclista usa la ciclabile è anche sicuro. …

  2. Milo Marcon
    30 Dicembre 2015 at 18:58 — Rispondi

    Mi sa che torneremo a lavorare anche la domenica, tutto incluso, non pagati ovviamente…tanto gli eroi dell’est stanno cmq parcheggiati qua e là e non costano un c…o. Tanto vale farli guidare…che schifo di proposta cari datori di lavoro…

  3. Michele Scania
    30 Dicembre 2015 at 20:32 — Rispondi

    Ma un aumento di salario per gli autisti nooooooo

  4. Simone Floris
    31 Dicembre 2015 at 10:00 — Rispondi

    Fra poco una petizione per aumento ore di guida e impegno…

  5. Davide Ambu
    19 Gennaio 2016 at 21:45 — Rispondi

    E qualche aggiunta alle trasferte nazionali ed extra non sarebbe male !!

  6. Davide Ambu
    19 Gennaio 2016 at 21:48 — Rispondi

    Aumentate le paghe e le trasferte e non rompete il cazz !!

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