In questi ultimi mesi il tema del lavoro straordinario degli autotrasporti e delle modalità per certificarlo è stato molto dibattuto in numerose sedi istituzionali. Non da ultima alla Cassazione che, con una sentenza dello scorso 25 marzo, ha confermato come il tachigrafo non rappresenti, da solo, uno strumento sufficiente per dimostrare l’avvenuta estensione oraria del periodo lavorativo giornaliero. La Sezione Lavoro della Corte Suprema nazionale ha infatti stabilito che per provare l’avvenuta esecuzione di lavoro straordinario da parte del dipendente, in termini di quantità effettiva, non bastano i dischi cronotachigrafici. Come fare, quindi, a provare la veridicità delle registrazioni qualora l’azienda contesti quanto presentato dall’autotrasportatore? Attraverso elementi aggiuntivi che l’interessato dovrà presentare per avvalorare la sua richiesta di estensione dei compensi. Elementi che, al momento, la Corte non ha specificato, rimanendo vaga e non indicando quali siano gli strumenti a supporto a cui il dipendente può appellarsi.

Inidoneità del tachigrafo: un’altra battaglia persa che significa resa definitiva

E’ la terza volta che la Cassazione esprime un parere negativo in tema di validità del tachigrafo ai fini della certificazione del lavoro straordinario. Una ennesima Waterloo per gli autotrasportatori che prima nel 2001, con la sentenza 16098 del 20/12 e poi nel 2014 con la numero 10366 del 13/05 si erano già visti sbattere la porta in faccia. Questa ulteriore decisione, ormai, rappresenta il consolidamento di un indirizzo legislativo in una direzione ormai chiara e incontrovertibile anche nel futuro. Ad avvalorare questa tesi, inoltre, c’è la ferma posizione presa da parte della Corte Suprema in contrapposizione a quanto deciso in dal giudice di primo grado, che aveva condannato l’azienda citata in giudizio a corrispondere ad un proprio dipendente alcune somme a titolo di differenza retributiva per l’attività di lavoro straordinario effettivamente prestata. I soli dischi cronotachigrafici, tuttavia, per l’ultimo grado di giudizio nazionale, in assenza di ulteriori prove oggettive che certificassero lo svolgimento del lavoro, non hanno avuto valenza giuridica: l’azienda, quindi, è stata assolta completamente.

Elemento presuntivo che diventa utile solo con altre prove

La decisione appena presa dalla nostra Suprema Corte, seppur negativo, chiarisce alcuni aspetti controversi sul tema del tachigrafo. Assodato che tale strumento rappresenta solo un elemento presuntivo del lavoro straordinario, esso torna ad avere valore in caso di altre prove oggettive che certifichino l’extra orario del conducente del mezzo. Infatti, se il giudice accerta che gli “elementi aggiuntivi” presentati dal dipendente dimostrino oggettivamente lo straordinario, si potrà attingere alle memorizzazioni tachigrafiche per capire quanto il dipendente ha effettivamente lavorato e, quindi, quale compenso gli spetta da parte dell’azienda.

Articolo precedente

L’autotrasporto del futuro va in scena a Milano

Articolo successivo

I camion di domani viaggiano a 5G

22 Commenti

  1. Maurizio Pastore
    5 Aprile 2016 at 10:30 — Rispondi

    Li metterei a lavorare per un anno a fare la Scozia a questi Giudici!

  2. Agatino Caruso
    5 Aprile 2016 at 10:48 — Rispondi

    Non è sufficientemente. E secondo loro come si fa a dimostrare tutto ciò.

  3. Davide Cattaneo
    5 Aprile 2016 at 11:14 — Rispondi

    Quando conviene ovvero multare il tachigrafo va bene quando si tratta di dare al lavoratore la giusta paga non va bene…!!!

  4. Caporale Piero
    5 Aprile 2016 at 11:38 — Rispondi

    Li potremmo mettere a fare qualsiasi nazzione a sti giudici sempre loro anno raggione

  5. Cosmopoulos Antonaky
    5 Aprile 2016 at 12:18 — Rispondi

    Se il tachigrafo non e sufficiente per lo straordinario,perche l’Ispettorato e gli organi di controllo sanzionano il conducente?

    • Nelu Nita
      5 Aprile 2016 at 12:51 — Rispondi

      Per che il più piccolo lo prende sempre in quel posto!

  6. Gianca Corvino
    5 Aprile 2016 at 13:17 — Rispondi

    Poveri noi . La categoria più sottopagata e tassata !! E in più non è nemmeno un mestiere logorante !! Cara legge andate nelle ditte a vedere non tartassate l’autista …..siamo solo dalle marionette comandate !!! E voi lo sapete altro che !!!!

  7. Amine Hassen
    5 Aprile 2016 at 13:19 — Rispondi
  8. Amine Hassen
    5 Aprile 2016 at 13:20 — Rispondi
  9. Luigi Orlando
    5 Aprile 2016 at 13:20 — Rispondi

    Figurati se c’è una legge a favore per il dipendente

  10. Amine Hassen
    5 Aprile 2016 at 13:20 — Rispondi
  11. Luciano Benedetti
    5 Aprile 2016 at 14:17 — Rispondi

    Ladri i datori di lavoro ladri. I Giudici in culo sempre noi. Autisti

  12. Francesco Tocco
    5 Aprile 2016 at 14:33 — Rispondi

    Una volta fare l’autista era un lavoro duro,ma dignitoso e spesso gratificante….,oggi sta diventando un lavoro mal retribuito, sempre più infido nelle regole e nelle dinamiche e a volte umiliante,quasi che l’ autista più che un bravo professionista,(questo grazie soprattutto agli immigrati che si adattano a tutto pur di lavorare) sia diventato un garzone facilmente rimpiazzabile. Su questo i nostri governanti fanno come con le sigarette,fanno male,ma le fanno vendere,così con gli autisti:devono rispettare le regole,ma possono essere licenziati dalla ditta appena si lamentano perché costretti ad aggirare le regole.

  13. andrea
    5 Aprile 2016 at 14:44 — Rispondi

    Se un disco ci sono 15 ore di guida, anche se controlegge 6 dovrebbero essere di straordinario. Compratevi la zappa giudici e chi ci rappresenta che al posto di venire a favore nostro godono nel mettercelo in c..o.

  14. Luigi Vigliotti
    5 Aprile 2016 at 15:31 — Rispondi

    Bah ?!? Forse se un autista crepa allora è quella una prova che abbia lavorato troppo

  15. Zucaro Paolo
    5 Aprile 2016 at 16:12 — Rispondi

    Poverini così caro

  16. Celeste Fiocchi
    5 Aprile 2016 at 17:39 — Rispondi

    Ma andate a quel paese e basta mangioni

  17. Celeste Fiocchi
    5 Aprile 2016 at 17:43 — Rispondi

    Non basta mai niente ,,,,, basta andare da chi commissiona i lavori e il problema è risolto ,,,,,,,, il problema e alla fonteeeee,,,,,! e

  18. Roberto Arseni
    5 Aprile 2016 at 18:13 — Rispondi

    Non se ne può più…. Controllano solo il camion per strada e multe solo per fare cassa!!!!! Ci obbligano a correre ma i prezzi sempre più bassi e la burocrazia per stare in regola e mostruosa manco avessimo chissà quale attività!!!!!

  19. Mariano Scognamiglio
    5 Aprile 2016 at 22:26 — Rispondi

    Vorrei dire ma le ore straordinarie dei giudici come sono comprovate???????

  20. George Bejenaru
    6 Aprile 2016 at 4:29 — Rispondi

    Ma la polizia ti fa verbale in base a quello ?

  21. Claudio Aramini
    6 Aprile 2016 at 21:08 — Rispondi

    Se il tachigrafo non basta x dimostrare le ore straordinarie allora su quale base le forze dell’ordine ti fa il verbale x avere sforato nelle ore di guida

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *