Il tema della sicurezza è senza dubbio uno degli argomenti principali e di grande interesse per gli operatori che ogni giorno svolgono la loro professione su strada, a bordo di camion e autoveicoli pesanti adibiti al trasporto merci. Se tanto ancora c’è da fare da parte dei Governi e delle autorità nazionali e continentali, una ricerca pubblicata di recente dalla Commissione Europea ci dice che molto è già stato fatto per garantire elevati standard qualitativi in tema di sicurezza stradale. A guardare i dati del 2015, infatti, nonostante il rallentamento della riduzione del numero di vittime, le strade del Vecchio Continente risultano essere ancora le più sicure al mondo. Lo scorso anno, infatti, sono state circa 26 mila le persone a perdere la vita sui loro mezzi, comunque più di 5 mila in meno rispetto a quanto registrato nel 2010.
Un impegno incessante per l’UE
Secondo quanto dichiarato da Violeta Bulc, attuale Commissario Europeo al settore Trasporti, ogni vittima della strada è di troppo rispetto a quanto si vorrebbe. Un’affermazione convinta e carica di responsabilità, come testimonianza dell’impegno che sta mettendo in questo campo tutta l’Europa: i risultati raggiunti nella riduzione dei morti della strada nel corso degli ultimi 10 anni, però, non devono lasciare spazio all’appagamento. L’obiettivo finale, infatti, è ancora lontano: per dimezzare le vittime della strada entro il 2020, c’è ancora molto da fare, tutti insieme. Lo sforzo richiesto dalla Bulc è chiaramente verso tutti gli Stati membri dell’Unione che devono necessariamente mettere in pratica politiche molto decise per limitare questo triste fenomeno. Dal canto suo, ha concluso la Bulc, Bruxelles continuerà a lavorare incessantemente per mettere a disposizione dei Governi nazionali tecnologie e soluzioni innovative in grado di aiutare l’intero sistema continentale a ridurre il numero degli incidenti. Come sta avvenendo con lo sviluppo dei sistemi di trasporto intelligenti, i cosiddetti ITS, che mirano a far diventare realtà la comunicazione bidirezionale tra veicoli e infrastrutture stradali.
I numeri di un triste fenomeno
La ricerca pubblicata dall’UE permette di toccare con mano alcuni numeri legati alla sicurezza stradale. Purtroppo il tasso di mortalità medio in tutti gli stati membri, nel 2015, è stato di circa 50 vittime ogni milione di abitanti, in continuità con ciò che era stato registrato sia nel 2014 che nel 2013. Entrando maggiormente nel dettaglio dell’analisi si nota come la situazione, di Stato in Stato, sia molto diversa, anche se la forbice ancora presente tra le nazioni dell’Est e dell’Ovest europeo si sta riducendo anno dopo anno. L’auspicio è che, proprio entro il 2020, questi numeri possano davvero essere dimezzati.
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