Tra i tanti pericoli che i camionisti devono affrontare quotidianamente c’è il rumore stradale, un fenomeno che non deve essere assolutamente sottovalutato poiché può causare problemi anche molto seri per la salute. Innanzitutto ci sono conseguenze negative sull’apparato cardiovascolare e sul metabolismo che potrebbero aggravarsi nel corso degli anni in maniera silente. Inoltre il rumore stradale causa seri disturbi al sonno e provoca reazioni di fastidio che possono incidere negativamente sull’attenzione al volante e sullo stile di guida. Lo dice l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che lo scorso 10 ottobre ha presentato le nuove linee guida europee indicando l’impatto che l’inquinamento acustico ha sulla salute. Tra le fonti di rumore più dannose rientrano quelle aeree, quelle ferroviarie, quelle stradali e quelle legate al traffico.
I livelli di rumorosità massima consentiti per il traffico stradale
Relativamente al traffico stradale l’OMS ha indicato i livelli di rumorosità massima consentiti nel corso della giornata. Di giorno per evitare conseguenze negative sulla salute il rumore dovrebbe essere ridotto ai 53 decibel. Di notte invece il rumore andrebbe ulteriormente abbassato fino ai 45 decibel per non disturbare il sonno di chi dorme in prossimità di una strada. Un camion generalmente produce un rumore compreso tra gli 80 ed i 90 decibel. I mezzi pesanti adibiti alla distribuzione urbana in città producono soglie di rumore più basse pari a 70 decibel, un parametro comunque superiore rispetto agli standard minimi di sicurezza indicati dall’OMS.
Il problema risulta piuttosto evidente soprattutto in ambito urbano, dove l’esposizione al rumore coinvolge non solo i camionisti ma tante altre persone. Secondo l’OMS, l’inquinamento acustico è addirittura la seconda causa di patologie dovuta a fattori ambientali, subito dopo l’inquinamento atmosferico.
Le linee guida dettate dall’OMS per sensibilizzare politici e tecnici
Lo scorso 10 ottobre l’OMS ha presentato a Basilea un documento ai rappresentanti dei 28 paesi membri dell’Unione Europea, per spingere politici e tecnici ad intervenire immediatamente. Oltre ad individuare i principali effetti nocivi del rumore, il documento indica le misure da adottare per ridurre gli effetti e l’esposizione all’inquinamento acustico.
Questo documento, rispetto alle precedenti linee guida, contiene sostanziali novità come le prove mediche e scientifiche che attestano i danni causati dal rumore sull’apparato cardiovascolare e sul metabolismo. Un’analisi sistematica dei dati scientifici ha inoltre evidenziato il legame tra l’esposizione ai rumori ed il rischio degli effetti nocivi per la salute. Questo documento dovrebbe rappresentare una sorta di vademecum per stabilire nuove leggi finalizzate a regolare il rumore nei diversi ambiti lavorativi.
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