In un articolo di un po’ di tempo fa analizziamo come gestire gli orari di guida in multipresenza di almeno due autisti e come funziona il regolamento. In questo articolo rivolgiamo l’attenzione invece sulla gestione dei tempi di riposo per gli autotrasportatori in multipresenza, su dove trascorrere i periodi di pausa e come gestire le schede tachigrafiche per essere al passo con la normativa.

Multipresenza dei camionisti: di cosa si tratta?

Per prima cosa chiariamo meglio il concetto di multipresenza dei camionisti che interessa le aziende impegnate nel trasporto di merci e/o persone su lunghe tratte. Come stabilisce l’articolo 4 del Regolamento 561/2006 si parla di multipresenza quando a bordo del mezzo ci sono due o più conducenti che si alternano alla guida.

La multipresenza richiede almeno due condizioni:

  • il secondo conducente è a bordo del mezzo per tutta la durata del viaggio;
  • il secondo conducente inserisce la sua scheda tachigrafica entro un’ora dalla partenza.

Durante il trasporto in multipresenza, che sia con due o con più autotrasportatori, il numero massimo di ore di guida giornaliere consentito è di 30, purché ognuno di loro abbia osservato almeno un periodo di riposo quotidiano di 9 ore. I tempi di guida e di riposo, per ogni autista, si alternano ogni 4 ore e 30 minuti.

Dove trascorrere il periodo di pausa

Come stabilito dalla sentenza n. 5023 della Corte di Cassazione del 2 marzo 2009, per l’autotrasportatore il periodo di riposo deve essere un momento destinato a recuperare le piene energie fisiche e mentali. Questo significa quindi che non può riposare a bordo del mezzo.

Quando si parla di multipresenza e di autotrasportatori impegnati nel trasporto internazionale però le cose cambiano. Il Regolamento UE 1054/2020 stabilisce che, in caso di guida in multipresenza, il secondo conducente possa trascorrere i suoi 45 minuti di pausa seduto al fianco del collega alla guida, ma solo se coinvolto nelle operazioni.

Come utilizzare correttamente le schede tachigrafiche?

Le schede tachigrafiche vanno utilizzate correttamente per evitare multe e sanzioni. Ogni autotrasportatore deve inserire la sua scheda tachigrafica nel tachigrafo quando si mette alla guida. Il primo conducente inserisce la scheda nella slot 1 e il secondo conducente la mette nella slot 2 proprio per identificare la sua attività in termini di disponibilità.

Quando i due colleghi si scambiano di posto, devono invertire la posizione delle due schede dalla slot 1 alla slot 2 e viceversa. E se c’è un terzo conducente? In tal caso la sua scheda resta fuori e viene inserita rispettivamente nella slot 1 o 2 quando inizia l’attività di guida o di disponibilità.

I tre autotrasportatori sono comunque tenuti a segnare su un foglio i diversi cambi di guida e il documento deve essere conservato insieme a tutta la documentazione di viaggio per i successivi 28 giorni lavorativi.

Lo scarico dei dati del tachigrafo

Il tachigrafo è un sorta di diario di bordo in quanto registra soste, tempi di riposo e di guida. Come prevede la normativa, i dati devono essere scaricati:

  • massimo ogni 28 giorni per la carta conducente;
  • massimo ogni 90 giorni per la memoria del tachigrafo.

L’azienda, a sua volta, è tenuta a conservare i dati del tachigrafo per almeno un anno.

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1 Commento

  1. Antonio
    3 Ottobre 2023 at 10:49 — Rispondi

    buongiorno la domanda che pongo è la seguente….
    leggo che in multipresrnza i 2 autista giornalmente possono guidare 30 ore giornaliere mi potete spiegare nello specifico… grazie.
    Achi

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