I dati appena resi noti dal Centro Ricerche Continental Autocarro fanno chiarezza sulla situazione complessiva del mercato dei trasporti vissuta in uno dei periodi più critici della storia recente, ovvero il quinquennio intercorso tra il 2010 ed il 2015. Durante questi 5 anni, infatti, il parco di mezzi circolanti in Italia per il trasporto di merci e persone si è ridotto di ben 40 mila elementi, segno che il numero di uscite definitive dal settore è stato superiore alle nuove immatricolazioni. I dati ACI sui quali si è basato lo studio, dicono che nel lustro passato, il numero di mezzi pesanti adibiti al trasporto, come autocarri, rimorchi, semirimorchi, trattori e motrici stradali, è passato dai quasi 4 milioni e 400 mila veicoli, ai 4 milioni e 350 mila mezzi attivi, con una diminuzione di circa l’1%. Questi numeri, come spiegano gli analisti Continental coinvolti nella ricerca, confermano il trend negativo che, fino a prima del 2016, aveva colpito il settore nazionale, con un maggiore tasso di uscita di veicoli dal parco circolante rispetto alle nuove immatricolazioni. Una situazione che si propaga come causa della crisi economica che ha colpito il nostro Paese quasi 10 anni fa, nel 2007.
I primi segnali positivi iniziano a vedersi
Nonostante il trend del periodo 2010 – 2015 sia al ribasso, è importante sottolineare che negli ultimi 24 mesi oggetto di analisi, il mercato nazionale ha dato i primi segni di recupero rispetto al passato, con un’iniziale aumento delle immatricolazioni di nuovi mezzi, migliorando una situazione generale che poteva essere drammatica. Lo confermano anche gli esperti del Centro Ricerche Continental Autocarro affermando che è in atto una ripresa decisa della crescita del parco circolante dei mezzi per il trasporto di merci. Un’inversione di marcia che ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno per gli operatori impegnati nel settore che, attraverso l’innovazione e la nuova spinta tecnologica hanno trovato nuova linfa nel mercato.
La parola d’ordine è svecchiamento
Il positivo trend registrato negli ultimi mesi può rappresentare, stando alle valutazioni degli analisti Continental, il trampolino di lancio per un rinnovo completo del parco circolante, sempre più green e tecnologico. L’età media dei mezzi in circolazione in Italia, come confermano i dati, è piuttosto elevata: per riacquisire la competitività che un settore come quello dei trasporti merita, è necessario virare il più velocemente possibile verso soluzioni innovative e all’avanguardia. Per far sì che questo percorso di svecchiamento abbia successo in breve tempo, è necessario che anche il Governo faccia la sua parte, con politiche di incentivazione e di sgravi fiscali.
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